Ponti sotto controllo in tutta Italia, dopo la tragedia di Genova. Anche ad Ardesio, dove sono più di 40 le strutture di questo tipo – più o meno grandi – sul territorio comunale. Superano quota 60 se si considerano anche le opere per oltrepassare canali o vallette.
Il Comune le ha messe tutte sotto esame. Un’indagine per capire in che condizioni sono e se hanno bisogno di interventi urgenti di manutenzione. «Dopo quello che è successo a Genova, il Ministero delle Infrastrutture ha chiesto, attraverso le Province, una mappatura dei ponti sul territorio – spiega il sindaco, Yvan Caccia -. Noi avevamo già in corso delle verifiche, tant’è che nelle scorse settimane abbiamo inviato il materiale».
L’esito è stato confortante. «Sul territorio di Ardesio ci sono 44 ponti, considerando sia le strutture che sostengono la sede stradale sia quelle per la viabilità pedonale – prosegue il sindaco -. Abbiamo poi un’altra serie di 15/20 tombotti che attraversano canali o vallette. Dal punto di vista della stabilità, quindi della tenuta dei carichi, la situazione non è preoccupante. Le rilevazioni, infatti, hanno dato risultati soddisfacenti. Qualche problema dal punto di vista idraulico in alcune situazioni ci potrebbe essere, ma al momento non preoccupa. Una realtà complessa, che ora è stata fotografata».
L’unico ponte che presentava qualche problema è stato sistemato prima di Genova e prima di portare a termine le verifiche. Paradossalmente la struttura più giovane di tutte: il viadotto 25 aprile, che collega la zona delle scuole a quella del Comune. «È un ponte della prima metà degli anni ‘80 – sottolinea il sindaco -. Costruito bene, non aveva problemi di stabilità o portata, ma di degrado delle strutture portanti. Abbiamo quindi realizzato dei giunti, rinforzato il cemento armato e attuato interventi per fermare il degrado. L’investimento è stato di 180 mila euro, coperto con risorse del Comune». Iniziati ad aprile, i lavori sono finiti a luglio.