Chi ha visto “L’albero degli zoccoli” ricorderà la scena in cui nonno Anselmo caccia l’inverno con alcuni bambini. Battendo su coperchi e oggetti di metallo ripetono la filastrocca “Pica fort, pica pià che l’inverno ‘n càsà vià. Spùnta mars dre a l’era, che l’vé ‘n sà la Primaera” (Picchia forte, picchia piano che l’inverno cacciamo via. Spunta marzo dietro l’aia che arriva la primavera).
Scene consuete, all’epoca in cui è ambientato il film. Molto meno adesso. Tranne in alcuni paesi, che hanno conservato la tradizione. Come Ardesio, dove la “Scasada del Zenerù” continua a perpetuare un rito che viene dalla notte dei tempi. Così, per la due giorni dedicata al capolavoro di Ermanno Olmi a Urgnano e Cologno al Serio hanno pensato proprio ad Ardesio per far rivivere la cacciata dell’inverno.
Il gruppo Zenerù della Pro loco di Ardesio è stato ospite di “Raccontami come era una volta”, il viaggio alla riscoperta della cultura contadina in occasione dei 40 anni del film (e della Palma d’oro a Cannes). In piazza ad Urgnano è stata ricreata in piccolo l’atmosfera che si respira la sera del 31 gennaio in alta Val Seriana.