Ennesima impresa per Oliviero Bosatelli, l’atleta di Gandino, specialista nelle ultra maratone. Questa volta non ha vinto e non è neppure salito sul podio, ma ha portato a termine una gara difficilissima in precarie condizioni fisiche. Un risultato che vale più di tante medaglie.
Bosatelli è arrivato quarto al Tor de Geants (Giro dei giganti), l’ultra trail che si svolge in Val d’Aosta (330 km totali e 24 mila metri di dislivello positivo). Ha percorso il tracciato in 80 ore 49 minuti e 26 secondi. Partito domenica a mezzogiorno, è arrivato al traguardo alle 20,49 di ieri sera. Ha dovuto stringere i denti, vincere la sofferenza, oltre che la stanchezza.
Come ha raccontato lui stesso al termine della prova, è arrivato in Val d’Aosta con il menisco infiammato. Ha voluto provare lo stesso a partire, ma al decimo chilometro il ginocchio ha iniziato a farsi sentire. «Ho cominciato a perdere posizioni e, più che altro sentivo dolore. Volevo ritirarmi», ha detto. Ma “Braccio di ferro” (com’è soprannominato) è andato avanti, ha tenuto duro e concluso la gara con un risultato di tutto rispetto, viste le condizioni in cui è maturato.
Per la cronaca, il Tor de Geants 2018 è stato vinto dal valdostano Franco Collé in 74 ore e 3 minuti, davanti al canadese Galen Reynolds (74:40:36) e all’altoatesino Peter Kienzl (77:31:11). Bosatelli aveva vinto nel 2016 e colto il secondo posto un anno dopo.


















