La Diga del Gleno evoca una tragedia, ma l’ambiente, il paesaggio, il silenzio ne fanno una meta per un’evasione nella natura. A Vilminore l’amministrazione comunale, Pro Loco e biblioteca sono impegnate in un percorso di valorizzazione dell’area. Questa estate è stato aperto uno spazio espositivo ed è stato avviato un progetto con cui realizzare un archivio della memoria. Anche la rete sentieristica è stata oggetto di interventi di riqualificazione.
«Nel corso di questi due anni in collaborazione con il Comune di Vilminore, la Pro Loco, insieme alla biblioteca – spiega Michela Boni, presidente della Pro Loco di Vilminore – ha portato avanti una serie di iniziative volte alla valorizzazione della diga, sia dal punto di vista storico, cercando di andare a raccontare il disastro, sia dal punto di vista turistico, andando a migliorare i servizi per l’escursionista e il turista. Grazie a un bando riservato alle pro loco di Regione Lombardia, abbiamo realizzato uno spazio espositivo che raccontasse la storia della diga attraverso un percorso fotografico di immagini. Su questa linea, attraverso sempre un bando di Regione Lombardia, abbiamo avviato un gruppo di lavoro per la costituzione di un archivio della memoria della Diga del Gleno».
Di questi temi ci occuperemo questa sera a Decoder, trasmissione in onda alle 20.30 sul canale 88 del digitale terrestre. In studio interverrà Loris Bendotti, referente del progetto “Archivio della memoria”. Saranno proposte anche interviste al sindaco Pietro Orrù e alla presidente della Pro Loco Michela Boni.
A Decoder ci occuperemo anche di altri due temi, della mostra zootecnica in programma nel fine settimana a Clusone e di alcuni documenti di inizio ‘800, recentemente scoperti, che fotografano l’Alta Valle Seriana tra il 1808 e il 1818. Le repliche saranno proposte domani alle 14 e venerdì alle 23.30.