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Diciotto bambini bielorussi a Clusone

Sono 18 i bambini bielorussi accolti in queste settimane a Clusone e nei paesi vicini. Un soggiorno terapeutico promosso dall’associazione “Abbracciaperte” per abbattere i livelli di cesio nel loro corpo, effetto delle radiazioni di Chernobyl.

Undici di loro sono ospitati da famiglie. Un’esperienza che sull’altopiano di Clusone continua da più di vent’anni. Altri sette bambini, invece, provengono dall’istituto bielorusso di Kamenka. «Sono ospitati all’interno degli spazi della fondazione “Angelo Giudici”, accanto all’oratorio, dove vivono un’esperienza di gruppo», spiega Domenico Giudici, dell’associazione “Abbracciaperte”.

Anche se accolti in case diverse, i bambini trascorrono poi la maggior parte della giornata insieme. «Al mattino frequentano la scuola all’interno di due aule della primaria di Clusone, seguiti dalle maestre che li accompagnano – prosegue Domenico Giudici -. Svolgono poi diverse attività di gioco e animazione. Per loro abbiamo previsto anche tante passeggiate, perché questi bambini hanno bisogno di respirare aria pulita».

Il progetto è stato reso possibile ancora una volta da tante collaborazioni che si sono intrecciate. «Devo ringraziare tutti i volontari che ci affiancano e tutte le realtà che hanno reso possibile l’esperienza dei bambini di Kamenka – sottolinea ancora Domenico Giudici -. Quindi grazie al Lions Club Città di Clusone, alla parrocchia e al Comune di Clusone, alla Fondazione “Clara Maffei” e alla Fondazione “Angelo Giudici”».

I bambini sono accompagnati dalle maestre Natalia e Svetlana e dalle interpreti Anna e Tamara. Qui il video con le interviste realizzate dopo un pomeriggio alla piscina di Rovetta:

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