I genitori sul palco, sotto in prima fila gli amministratori dell’Alto Sebino ad ascoltare. Ieri sera a Lovere, presso l’auditorium di Villa Milesi, il «Comitato genitori dei licei del Celeri» ha espresso le preoccupazioni relative al futuro degli indirizzi del polo liceale loverese.
Nelle scorse settimane è stato sollevato il problema di una classe terza dell’indirizzo architettonico dell’artistico: di fatto rischiava di non partire per l’insufficiente numero di alunni. Rientrata l’emergenza a breve termine, mamme e papà hanno iniziato a preoccuparsi per i prossimi anni.
«Perdere un indirizzo sarebbe penalizzante – ha detto il presidente del Comitato, l’avv Marco Negretti -. Per questo chiediamo che ci sia il coinvolgimento degli amministratori affinché si possano trovare garanzie per il mantenimento. Si potrebbe pensare a un sistema di deroghe. Chiediamo inoltre un potenziamento del trasporto scolastico e con prezzi calmierati».
«La Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi – afferma il presidente dell’ente sovracomunale Alessandro Bigoni – può ricorrere a una delibera con cui cercare di impegnare la Provincia. Una deroga è necessaria e deve diventare qualcosa di stabile, non per sfuggire alle normative, ma perché i territori di montagna hanno le loro peculiarità. Se vogliamo trattare gli studenti della montagna come quelli della pianura, dobbiamo ragionare alle composizioni delle classi con un numero coerente».
«Sappiamo che a scuola spesso si possono creare situazioni che se intercettate per tempo possono essere risolte – ha detto il sindaco di Lovere Giovanni Guizzetti -. Il mondo amministrativo accompagna quello scolastico nel portare proposte, progetti e programmi. Per questo abbiamo istituito la “Consulta della scuola”, un tavolo di confronto tra amministrazione, docenti e studenti. Questo ci ha permesso anche di ottenere il liceo sportivo e intercettare la situazione del liceo artistico che ha visto difficoltà nello sdoppiamento degli indirizzi in figurativo e architettonico. L’assemblea di questa sera ha avuto lo scopo di avviare quello che serve per prevenire situazioni che potrebbero verificarsi nei prossimi anni».
Pieno appoggio è arrivato anche dall’amministrazione comunale di Pisogne, vicino centro bresciano rappresentato dal vicesindaco Luca Romani.