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Clusone, al “Fantoni” studenti contro il razzismo

Ricorre oggi uno degli anniversari più tristi della storia d’Italia. Con Regio decreto n. 1728, il 17 novembre 1938 lo Stato italiano introduceva un pacchetto di norme discriminanti nei confronti delle persone ebraiche. Quelle che sono diventate note come “Leggi razziali”.

Alla vergogna si cercò di dare anche una legittimazione “scientifica”. Sempre nel 1938, il Manifesto della razza, sottoscritto dagli scienziati italiani allineati al regime fascista, proclamava l’esistenza di razze distinte e la superiorità di una presunta razza italiana sulle altre.

A 80 anni di distanza, le classi quarte del Liceo Economico Sociale e dell’Operatore Grafico dell’Istituto “Fantoni” di Clusone hanno collaborato per ricordare che le razze non esistono proprio: esiste semmai un’unica razza, quella umana, con lo stesso patrimonio genetico in ogni angolo del mondo. «Genetisti e scienziati hanno ampiamente supportato questa tesi con inconfutabili evidenze empiriche», ricordano gli studenti.

Il percorso è sfociato in progetto grafico: affiancare alle copertine originali della rivista di allora “La difesa della razza” un manifesto con la stessa impostazione grafica, ma che ribalta la prospettiva  affermando “Siamo una sola razza”. E la citazione di Dante Alighieri che compariva sulla copertina della rivista del 1938, quasi per una nemesi storica, mantiene la sua validità:

“Sempre la confusion delle persone

principio fu del mal de la cittade”

Dante, Paradiso XVI

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