Dopo un percorso lungo una quindicina di anni, il Museo Etnografico di Oneta è stato completato anche nell’allestimento.
«È stato un cammino molto lungo, un lavoro impegnativo a partire dall’acquisto dei fabbricati, avvenuto in due momenti, nel 2003 e nel 2006 – ripercorre il sindaco di Oneta Angelo Dallagrassa -. Abbiamo lavorato in economia, cercando di risparmiare e investire nel recupero delle nostre tradizioni e penso che il risultato sia notevole. Qui sono raccontati 2000 anni di storia del nostro Comune. Il nostro territorio conserva un patrimonio culturale incredibile, senza dimenticare le opere d’arte (Giovan Battista Moroni, Lattanzio Querena, Girolamo da Santacroce, Antonio Cifrondi, Fantoni …)».
Nei mesi scorsi sulla facciata del municipio è stato realizzato un dipinto che rappresenta le principali attività che hanno caratterizzato il territorio per secoli.
La pastorizia, il lavoro nei campi e nei boschi, la filatura, i mulini, la caseificazione e le miniere: oltre a essere raffigurate sulla facciata del municipio, sono anche le realtà rappresentate nei locali del museo. «Per l’attività nel sottosuolo – continua il sindaco -, che per un secolo ha plasmato economicamente e socialmente il paese, abbiamo destinato due locali recentemente riqualificati, un tempo adibiti al ricovero degli animali. Proprio l’intervento sulle strutture, capace di conservarne le caratteristiche storiche, è un ulteriore valore aggiunto».
Alcune spazi del Museo restano comunque a disposizione per le mostre (al momento si possono ammirare dipinti e minerali). Il Museo Etnografico di Oneta verrà inaugurato prima di Natale. Per visitarlo al momento è necessario contattare il Comune.
