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Gandino, gli organi storici dialogano con violino e campanine

Risuonano anche quest’anno “Echi d’organo”, a Gandino. Dal 17 novembre all’8 dicembre è infatti in programma la tredicesima edizione della rassegna che propone un percorso alla scoperta del patrimonio storico, artistico e musicale del paese.

Il concerto inaugurale di sabato 17 novembre, alle 21 nella Basilica di Santa Maria Assunta, vedrà impegnato il duo organo-violino formato da Carlo Centemeri (all’organo Bossi Urbani del 1858) e Silvia Maffeis.  «Il programma proposto – spiega Centemeri – ci racconta di Gandino nell’ottocento, attraverso la figura dell’organista Felice Moretti, titolare dell’organo di Gandino fino al 1818, quando entrò in seminario per uscirne con il nome di Padre Davide. Oggi considerato una delle figure chiave della musica organistica italiana, Padre Davide vive in un periodo estremamente interessante della creativitá artistica ottocentesca».

«Si forma a Bergamo sotto la guida del bavarese Simon Mayr avendo come compagno di corso Gaetano Donizetti, con cui manterrà sempre una notevole vicinanza stilistica e una lunga amicizia – prosegue Centemeri -. Ma la sua attività artistica si svolge proprio lungo tutto il risorgimento lombardo: da un’influenza comune di autori come Haydn, Mozart, Gluck, Salieri da un lato si svilupperà il grande stile operistico italiano (sostenuto anche dal sentimento nazionalista), dall’altro il mondo austroungarico vivrà la stagione di Beethoven, di Schubert e dei grandi romantici». Il concerto di sabato accosterà da una parte lo stile italiano di Padre Davide, dall’altra, la nuova generazione tedesca, alla ricerca di quelle radici comuni che, pur divise dalla politica, dimostrano la costante unità del linguaggio musicale mitteleuropeo.

L’appuntamento di sabato 2 dicembre viene proposto in coincidenza con il bicentenario di fondazione dell’Istituto delle Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata di Gandino. La serata si svolgerà nella chiesa dei santi Carlo Borromeo e Mauro abate, annessa al convento di via Castello. «Un vero e proprio luogo della storia – spiega Silvio Tomasini che condivide con Salvatore Cortinovis la direzione artistica della rassegna – dato che qui Giuseppe Serassi, fondatore della celebre dinastia di organari, allestì un organo per l’antico convento delle Benedettine di Gandino. Non si trattava di una magnanima elargizione, bensì di una vera propria dote per la figlia Caterina (cantante e musicista), che nel 1743 si era fatta monaca claustrale proprio a Gandino. Lo strumento è purtroppo andato disperso a inizio ‘800, smantellato in seguito alla requisizione del convento da parte dei soldati napoleonici. I Serassi, definiti gli Stradivari degli organi, costruirono comunque nel 1833 un altro pregevole strumento per la comunità gandinese, quello ancor oggi attivo nella chiesa di Santa Croce e Sant’Alessandro».

La chiesa di San Carlo Borromeo e San Mauro abate

Il concerto si lega quindi alla storia gandinese attraverso il singolare abbinamento fra organo e campanine, grazie alle note di don Ilario Tiraboschi e alle esecuzioni con le antiche campanine degli allievi della Federazione Campanari Bergamaschi guidati dal presidente Luca Fiocchi. Per l’occasione verrà presentato il nuovo cd legato alla tradizione campanaria gandinese.

Sabato 8 dicembre alle 21 si torna in Basilica, con il concerto natalizio organizzato dall’Atalanta Club Valgandino. “Laudate Pueri Dominum” volgerà uno sguardo al futuro, grazie alle voci dei Piccoli Cantori delle colline di Brianza ed al Li.Ve. (Licabella Vocal Ensemble), diretti da Floranna Spreafico.

La rassegna “Echi d’Organo” è organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio di Comune e Parrocchia di Gandino, Istituto delle Suore Orsoline e Atalanta Club Val Gandino. I concerti delle passate edizioni di sono disponibili online (in formato mp3 scaricabili gratuitamente) sul sito gandino.it. Info e programma completo sono disponibili sul sito www.lecinqueterredellavalgandino.it

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