Ad Albino è stato presentato il progetto della nuova scuola dell’infanzia. L’asilo, che unirà in un solo edificio gli attuali plessi di Desenzano e del capoluogo, sorgerà in un’area vicina alle scuole (primaria e medie) di Comenduno e Desenzano.
L’opera costerà 2 milioni e 400 mila euro. Un milione e 920 mila arriveranno da un contributo regionale (pari all’80%), 240 mila saranno a carico del Comune (10%) e gli altri 240 mila a carico di soggetti privati. Il sindaco di Albino, Fabio Terzi, ha messo in evidenza come i fondi della Regione permetteranno di realizzare il nuovo edificio «in un unico step e non in due come inizialmente previsto». Il consigliere regionale Paolo Franco ha aggiunto che il bando prevede «in provincia di Bergamo investimenti per 22 milioni di euro, quasi il 10% ad Albino».
Il sindaco ha poi evidenziato come il progetto, fin dall’inizio, sia stato condiviso con l’Istituto Comprensivo. «Siamo molto contenti di questo risultato e riconoscenti all’amministrazione comunale – ha detto la dirigente scolastica, Veronica Migani -. Il fatto che le due scuole dell’infanzia si possano unificare in un unico edificio moderno e rispettoso dell’ambiente per noi è una grande conquista». Al piano superiore troveranno spazio anche gli uffici dell’Istituto comprensivo. «La progettazione ha tenuto conto anche di aspetti didattici – ha detto ancora Migani -. Le aule sono a misura di bambino. Ci sarà un laboratorio scientifico multidisciplinare, fruibile dai bambini più piccoli, ma anche dai ragazzi delle scuole vicine, e aperto al pubblico».
Il progetto è stato scelto attraverso un concorso d’idee. Ben 77 le proposte arrivate nella prima fase. Ne sono state scelte 5 e, tra queste, la commissione giudicatrice presieduta dall’ingegner Luigi Bove ha premiato quella presentata dal gruppo guidato dall’architetto Federico Florena di Firenze.
Come sarà il nuovo asilo
«La scuola dell’infanzia è stata concepita come un completamento del polo scolastico – ha spiegato Florena -. Ci ha guidato l’idea di unire le scuole esistenti con la nuova materna. La stessa direzione didattica è stata posta in un punto che permette di tenere sotto controllo i tre fabbricati. Abbiamo inoltre previsto una sorta di pedonalizzazione dell’area».
La nuova scuola avrà sei sezioni. «Le classi saranno separate dagli spazi accessori, più aperti verso il giardino con la possibilità di renderli più inclusivi, anche con la comunità», ha aggiunto il progettista. L’edificio, inoltre, sarà ad energia quasi zero. «Le aule, con affacci a sud, riusciranno a far propria l’illuminazione naturale e saranno anche riscaldate dalla luce del sole – ha detto ancora Florena -. Con un’attenta progettazione del verde saranno schermate da alberi che d’estate eviteranno il surriscaldamento. Il fabbricato respirerà come un essere umano. Di sera si apriranno le finestre per consentire un raffrescamento naturale. Viceversa, durante il giorno, il calore accumulato sarà rilasciato all’interno. I materiali e gli impianti sono stati progettati in modo da prevedere il minimo impatto sull’ambiente».
I lavori dovrebbero iniziare in estate. «Dobbiamo perfezionare il progetto definitivo-esecutivo e poi procedere a una gara d’appalto di tipo europeo – ha spiegato il sindaco -. Ci affideremo alla nostra stazione appaltante: la Provincia di Bergamo. Serviranno almeno sei mesi, pensiamo quindi partire con il cantiere a metà anno».