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Un “Giardino dei Giusti” tra le montagne bergamasche

Uomini e donne che hanno aiutato le vittime delle persecuzioni, difeso i diritti umani, salvaguardato la dignità dell’uomo, testimoniato a favore della verità: sono le persone ricordate attraverso i “Giardini dei Giusti”, spazi verdi sparsi per il mondo deputati alla conservazione della memoria. Giardini collegati tra loro in un network di relazioni destinato a crescere anche in provincia di Bergamo.

A Milano, lo scorso 29 novembre, presso i Frigoriferi Milanesi, è andata in scena la seconda edizione dell’incontro internazionale dei rappresentanti dei giardini, degli insegnanti e di tutte le realtà che in Italia e nel mondo diffondono il messaggio dei giusti. Attorno a Gariwo, associazione motore dell’iniziativa, negli anni si sono strette tante persone e realtà, recentemente anche dell’Alta Valle Seriana.

A Premolo infatti tra febbraio e marzo, in uno spazio pubblico preesistente al centro del paese e frequentatissimo dai bambini per la presenza di attrezzature ludiche per l’infanzia, verrà inaugurato il primo “Giardino dei Giusti” tra le montagne bergamasche. 

Nel territorio bergamasco sono presenti al momento tre giardini: due in città, nel Parco del Galgario e presso il Liceo Mascheroni e il terzo a Calcinate (a questo link la distribuzione geografica dei giardini). «Quello di Premolo – afferma il sindaco Omar Seghezzi – sarà un “Giardino dei Giusti” che andrà a ricordare tante persone che si sono donate per gli altri. Noi a Premolo abbiamo una figura importantissima come quella di don Antonio Seghezzi, che vorremmo sia la prima di questo elenco. Coinvolgeremo un comitato rappresentativo di diverse realtà del territorio che avrà il compito ogni anno di individuare una persona da ricordare. Per noi sarà inoltre importante interessare in questo progetto le scuole e i nostri ragazzi».

Il parco pubblico a Premolo che sarà interessato dal progetto dei Giardini dei Giusti

«Questa proposta – afferma il presidente di Gariwo Gabriele Nissim – piace sempre di più. La sua forza è quella di essere riuscita a mettere insieme diverse forze: associazioni, onlus, giovani, educatori, tutti soggetti coinvolti nell’ottica di diffondere questa cultura del bene legata a una responsabilità da assumere anche nel nostro tempo. I nostri giardini non sono un museo, ma devono diventare un luogo capace di trasmettere valori e mettere un freno alla cultura negativa diffusa oggi e costruita sulla politica del disprezzo e dell’odio del nemico. I Giardini dei Giusti sono invece capaci di esprimere la forza della pluralità umana».

Gabriele Nissim durante la giornata a Milano

Nel tracciare le prospettive del progetto Nissim, nel suo discorso dello scorso 29 novembre, si è soffermato su due temi su cui i giardini potrebbero aprirsi ulteriormente: ambiente ed Europa.

Gabriele Nissim

«Nella mia relazione – spiega il presidente di Gariwo – sono partito dall’ambiente, tema oggi purtroppo sottovalutato. Se non si affrontano i cambiamenti climatici con un piano globale, ogni paese ne affronterà le conseguenze. L’altra questione è l’Europa. Abbiamo vissuto per decenni in un continente senza guerre e dove possiamo viaggiare liberamente, mentre oggi sentiamo parole negative, si insultano capi di stato, si creano meccanismi di rivalsa e nazionalismo che possono innescare crisi inimmaginabili. Per questo noi siamo chiamati a essere guardiani per l’Europa e con i giardini vogliamo lanciare anche i “Giusti europei”, persone che hanno permesso la creazione dell’Europa o hanno continuato ad alimentare questo progetto».

Un servizio verrà trasmesso questa sera alle ore 19 all’interno di Target, trasmissione in onda su Antenna2 Tv, canale 88 del digitale terrestre.

Dal 2012 ogni 6 marzo si celebra la Giornata Europea dei Giusti

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