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Elezioni Albino, in forse il simbolo di Forza Italia

Potrebbero esserci novità nell’alleanza di centrodestra che ad Albino sostiene il sindaco Fabio Terzi. Non è detto che alle prossime elezioni amministrative lo schema attuale (Lega, Forza Italia e Civicamente Albino) venga confermato. Se da una parte il Carroccio non ha ancora sciolto la riserva (ne abbiamo parlato qui), dall’altra Forza Italia sta valutando come partecipare.

Davide Zanga, capogruppo degli azzurri in Consiglio comunale, per prima cosa sgombra il campo dagli equivoci. «Confermiamo il nostro appoggio al sindaco uscente Fabio Terzi, che merita di amministrare per un secondo mandato – sottolinea Zanga -. Nel 2014 siamo stati i primi a garantirgli sostegno, perché ci ha messo la faccia. E, cinque anni fa, non era una battaglia facile contro il centrosinistra. Ricordo che lo stesso giorno delle elezioni, il Pd di Renzi andò (alle europee, ndr) oltre il 40%».

Cinque anni fa, con Terzi come candidato, il centrodestra vinse le amministrative superando al ballottaggio il centrosinistra unito nel progetto civico “Per Albino”, che ripresentava il sindaco uscente Luca Carrara. Secondo Zanga, Terzi è da riconfermare «perché ha lavorato bene. Ovvio, ci sono ancora traguardi da raggiungere: tanto è stato fatto e tanto resta da fare». Il capogruppo di Forza Italia elogia anche le doti da mediatore del sindaco: «Con noi consiglieri si è comportato spesso come un padre di famiglia, capace di comporre le diversità fra i tre gruppi da cui proveniamo».

Se il sostegno a Terzi non è discussione, altrettanto non si può dire del simbolo di Forza Italia sulla scheda elettorale. «Personalmente – continua Zanga -, qualche mal di pancia ce l’ho». Il capogruppo degli azzurri è perplesso soprattutto per la gestione del partito a livello nazionale: «Abbiamo dei “generali” che sanno di poter restare a Roma anche se Forza Italia scendesse al 3%. Il problema è che hanno distrutto il partito a livello locale. Lo stesso Berlusconi, a 82 anni, dovrebbe capire di fare un passo indietro e non candidarsi alle europee. Non può competere con leader di 40 anni per energia o anche per idee nuove da dare al movimento».

Ad Albino, quindi, non sono escluse novità. «Valuterò il da farsi anche con gli altri colleghi di partito in Consiglio comunale – aggiunge Davide Zanga -. Dobbiamo confrontarci per capire se vale la pena dar la vita a una grande lista civica, in modo da non disperdere energie a livello locale di persone che vogliono impegnarsi ad amministrare il proprio comune. Il rischio, presentandosi sotto il simbolo di Forza Italia, è di perdere consenso. Ci sono persone disposte a votare una lista di centrodestra, ma non Forza Italia. Io sono di Forza Italia, resterò di Forza Italia finché il partito esisterà, ma non ho voglia di disperdere energie».

Sul tavolo c’è anche il problema dell’alleanza con una Lega che a livello nazionale è al governo con il Movimento Cinque Stelle e ad Albino non ha ancora chiarito le sue intenzioni. «L’alleanza con i Cinque Stella genera perplessità, anche nello stesso elettorato leghista – sottolinea Zanga -. Ad Albino, realtà produttiva dove la gente pensa al merito, non è tollerabile il reddito di cittadinanza. Si poteva implementare il welfare che già esiste, invece di dare soldi a chi sta a casa senza lavorare».

Nonostante le scelte a livello nazionale, secondo Zanga, ad Albino il centrodestra unito nel sostegno a Terzi rimane una strada obbligata. «Penso proprio che l’accordo si farà – conclude il capogruppo di Forza Italia -. Anche perché quando il centrodestra si è diviso, perché la Lega si è spaccata, il Comune è andato al centrosinistra». A buon intenditor, poche parole.

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