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Appello dei sindaci: «Usate la Bani-Novazza il meno possibile»

Si annunciano giorni difficili per i paesi dell’Alto Serio. I massi caduti questa mattina sulla provinciale in località Ponte Seghe, ad Ardesio, creano una situazione complicata da gestire.

La strada, infatti, sembra destinata a restare chiusa a lungo. Il collegamento con i paesi (Gromo, Valgoglio, Gandellino e Valbondione) che stanno oltre il tratto interrotto per la caduta massi è garantito dalla Bani-Novazza. Un tracciato che però non è certo fatto per sopportare la mole di traffico attesa per i prossimi giorni, in particolare da lunedì in avanti. Già oggi i problemi non sono mancati, soprattutto nei tratti più stretti.

I sindaci dei cinque comuni coinvolti hanno deciso di diramare un avviso alla popolazione per chiedere di limitare gli spostamenti allo stretto necessario. «La Bani-Novazza va utilizzata per andare al lavoro, a scuola, per motivi sanitari, ma non per turismo – sottolinea il sindaco di Ardesio, Yvan Caccia -. Invitiamo tutta la popolazione a portar pazienza e a utilizzare la strada con parsimonia».

Nel pomeriggio, ad Ardesio, si è svolto un incontro per fare il punto della situazione con la Prefettura, durante il quale sono intervenuti i sindaci di Ardesio, Gromo, Gandellino e il vicesindaco di Valgoglio, tutte le forze dell’ordine coinvolte, oltre che i tecnici della Provincia di Bergamo e la Sab.

Una delle decisioni prese è stata quella di vietare il passaggio di veicoli superiori ai 35 quintali di portata sul tratto di accesso alla frazione Bani e sulla “Bani-Novazza”. In alcuni tratti, inoltre, il traffico sarà regolato a senso unico alternato, ricorrendo a semafori e movieri.

Altra questione: il trasporto pubblico. Dalla Bani-Novazza, infatti, i pullman non possono passare. «La Sab ha dichiarato di non avere i mezzi idonei per garantire il passaggio sulla viabilità alternativa – spiega ancora Caccia -. Ci stiamo ponendo il problema del trasporto scolastico con i ragazzi delle superiori, ma prima serve capire per quanti giorni la strada rimarrà chiusa». Una nuova valutazione, da questo punto di vista, verrà effettuata giovedì 14 marzo.

Il versante da cui si sono staccati i massi

Fino ad allora, scrivono i sindaci nell’avviso pubblico, «sarà indispensabile procedere con il trasporto privato lungo il tragitto Gromo-Piazza del Municipio di Ardesio. Il servizio di trasporto pubblico sarà garantito tra Valbondione e Gromo e da Ardesio per tutte le altre direzioni».

Difficile dire quanto durerà la chiusura della provinciale. Lunedì inizieranno i lavori sia sulla strada sia sul versante da cui si sono staccati i massi. Fino a che gli interventi più importanti non si saranno conclusi, con il ripristino delle condizioni di sicurezza, non ci sarà alcuna riapertura. «I tecnici stimano in via prudenziale 15/20 giorni di chiusura – aggiunge il sindaco di Ardesio -. Ma quanto ci vorrà per riaprire la strada potremo dirlo solo giovedì, quando si riunirà nuovamente il comitato tecnico».

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