Quattro secoli di storia per la Fiera di San Giuseppe, che torna puntuale a Gandino domenica 31 marzo. L’appuntamento affonda le radici nel 1600 e attira ogni anno migliaia di visitatori.
Grazie alla regia della Pro Loco, dalle 7 alle 19, le vie del centro saranno occupate da centinaia di banchi vendita con articoli di artigianato ed enogastronomia, cui si affiancano i negozi del paese che per tradizione propongono promozioni e allestimenti innovativi. Il Museo della Basilica (con ori, argenti, sete e merletti di pregio inestimabile) sarà aperto per visite guidate, mentre sul sagrato sarà attivo un mercatino con oggetti d’antiquariato e modernariato a cura degli Amici del Museo. Legati alle attività parrocchiali anche gli stands dell’Oratorio e del Gruppo Missionario. Quest’ultimo, attraverso la vendita di torte artigianali, sostiene la “Casa Angelo Gelmi”, dedicata al vescovo gandinese a Condebamba, in Bolivia.
Nel parco comunale Verdi, a pochi passi dal municipio, verrà allestita la “Cittadella del Gusto”, con prodotti tipici a chilometri zero. A farla da padrone sarà naturalmente il Mais Spinato di Gandino. Proprio in occasione della Fiera di San Giuseppe vengono distribuiti i semi per la nuova campagna coltiva, dietro specifica certificazione dei campi. In questi anni, grazie al Mais Spinato, è nata anche una filiera di prodotti che saranno in vendita domenica in numerosi esercizi del paese.
La giornata sarà poi animata dal progetto “Nuova Vita al Cedro”, dedicato al grande albero secolare (oltre 28 metri di altezza) del parco comunale Verdi abbattuto a metà gennaio. La pianta, con un tronco di almeno un metro e mezzo di diametro, era stata colpita dall’armillaria mellea, un fungo che mina la solidità delle radici.
Il tronco principale è stato tagliato ad un’altezza da terra di circa 3,5 metri, lasciando la parte basale da destinare ad un’opera a cura dell’associazione Arte sul Serio. I tronchi delle branche primarie e secondarie, segati longitudinalmente da Cantiere Verde (con il coordinamento di Gualtiero Moreni e Giulio Visinoni) sono invece stati messi a disposizione di progetti sociali, storici e ambientali collegati alla vita di Gandino.
Una parte cospicua delle assi verrà utilizzata per realizzare panche e tavoli di supporto ai progetti legati al “Trail Park Monte Farno”, mentre i ragazzi della Casa dei Sogni di Cirano realizzeranno oggetti in legno con uno specifico marchio. Domenica 31 marzo, in vari momenti della giornata, ci saranno dimostrazioni di taglio della parte principale del tronco. Sarà presente la ditta ticinese Boratt, specializzata nel segare “a domicilio” con macchinari mobili tronchi di grandi dimensioni.
Infine, in piazza 25 aprile, ci sarà un’ampia area “di emergenza” allestita dalla Squadra Antincendio Boschivo-Protezione Civile Valgandino, che ha festeggiato da poco il 25esimo di fondazione. Verrà predisposto un vero e proprio campo, con tende e attrezzature di primo soccorso, automezzi operativi ed attività dimostrative per i bambini.
Le vie del centro storico rimarranno chiuse alle auto dall’alba sino a sera: saranno indicati percorsi alternativi per raggiungere le frazioni di Barzizza e Cirano, oltre alla Casa di Riposo e al monte Farno. Per i visitatori disponibili aree di parcheggio straordinarie gestite dai giovani di AnimalCortile. Info su www.lecinqueterredellavalgandino.it