FeaturedNotizie

La Festa della Liberazione a Clusone e Gandino

Anche la Valle Seriana oggi ha ricordato il 25 aprile. Celebrazioni si sono svolte in diversi paesi. Occasioni per ricordare la lotta di liberazione dal nazifascimo e ribadire i valori di democrazia e libertà su cui si fonda la nostra Repubblica.

A Clusone la mattinata è iniziata con la messa alla chiesa della Crocetta, vicino al cimitero. Poi la deposizione delle corone e il corteo per le vie della cittadina, fino al monumento ai Caduti, accompagnato dalla banda cittadina “Giovanni Legrenzi”. Oltre al sindaco Paolo Olini e al sindaco dei ragazzi Lorenzo Scandella, c’erano l’arciprete monsignor Giuliano Borlini, il comandante della Compagnia dei carabinieri maggiore Diego Lasagni, il comandante della Tenenza della Guardia di finanza luogotenente Stefano Slavazza, consiglieri comunali, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma.

«La Festa della Liberazione è, e deve essere, per noi ragazzi una festa che è insieme un onore ed un impegno – ha detto nel suo discorso Lorenzo Scandella -. L’impegno che ci deve animare è quello di non dimenticare ciò che è accaduto, di ringraziare e di continuare a difendere la libertà conquistata da chi ci ha preceduti, consapevoli che senza libertà non ci può essere pace, democrazia, giustizia e rispetto». Il sindaco dei ragazzi ha poi concluso: «Viva il 25 aprile: la festa di tutti gli italiani che amano la libertà».

«Oggi dobbiamo anzitutto ricordare chi ha sacrificato la propria vita – ha sottolineato Paolo Olini -. Dal 25 aprile 1945 sono nati valori importanti come la democrazia, la pace, la libertà. Valori che dobbiamo continuare a porre come radici profonde della nostra vita e per il nostro futuro. Mi rivolgo anche ai ragazzi che vivono in un mondo complesso, con situazioni difficili, dove spesso la vita, la cultura, la religione non vengono rispettate. Li invito a portare avanti i valori di democrazia, pace e libertà».

Come a Clusone, tanta gente anche a Gandino per celebrare la Festa della Liberazione. Delegazioni delle associazioni al completo, compresa la Consulta degli Stranieri. Presente anche il comandante della stazione dei carabinieri maresciallo Francesco Ciaco. In piazza Vittorio Veneto il discorso del sindaco Elio Castelli e la benedizione del parroco don Innocente Chiodi. I bambini della scuola primaria hanno cantato l’inno nazionale. Oltre che al monumento ai Caduti di Gandino, sono state deposte corone anche alla Cappella Caduti al Cimitero e ai monumenti di Cirano e Barzizza.

Condividi su:

Continua a leggere

Villa d’Ogna, le foto e i viaggi di Olmo Fattorini
Traffico di droga in Val Camonica, indagini chiuse