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Addio al “pioniere” Franco Fassi

L’imprenditore Franco Fassi, fondatore dell’omonimo gruppo che ha sede ad Albino, è morto ieri a Pinzolo in Trentino dove si trovava in vacanza, stroncato da un malore improvviso. Aveva 89 anni. Lascia la moglie Angela, i figli Giovanni, Anna Maria e Raffaella. 

È stato uno dei capitani d’industria più apprezzati e conosciuti della Valle Seriana. Nel secondo dopoguerra aveva fondato l’azienda che inizialmente si occupava di commercio di materiale edile e  manutenzione per l’autotrasporto, ma poi dal 1965 iniziò a progettare e commercializzare gru di ogni dimensione diventando in poco tempo una delle società più importanti del settore. 

Nato ad Albino era tuttora presidente della Fassi Gru e continuava ad occuparsi dell’azienda a tempo pieno, affiancato dai figli Giovanni e Raffaella. Una società con oltre 1100 dipendenti e quattro sedi oltre al quartier generale di Albino ci sono quelle in Francia, Malesia e Svezia. 

I funerali di Franco Fassi saranno celebrati venerdì mattina alle ore 10 nella chiesa di Santo Spirito in via Pignolo a Bergamo.

Il Sindaco di Albino Fabio Terzi ha indetto una giornata di lutto cittadino per venerdì 23 agosto in concomitanza dei suoi funerali. L’Amministrazione di Albino sarà presente alla cerimonia col Gonfalone della Città “che lui tanto ha amato e sostenuto”.

Qui sotto la nota dell’azienda.

Difendere un’idea quando è ancora soltanto

un sogno richiede tutto l’entusiasmo e l’ardore di un ragazzo”

Franco Fassi

Addio, Pioniere.

Oggi è una giornata tristissima e di lutto per tutti noi. Questa mattina, per un malore, ci ha lasciato improvvisamente il nostro Franco, il presidente del Gruppo Fassi, l’uomo che ha posto le basi perché potessimo diventare quello che siamo.

Era rimasto in azienda fino allo scorso 1° agosto, sempre presente ed attento con i suoi 89 anni, compiuti lo scorso febbraio, portati con l’attivismo e la lucidità che lo hanno sempre contraddistinto, prima di concedersi un periodo di riposo tra le montagne del Trentino che lui amava, in compagnia della moglie Angela che lo piange con i figli Giovanni, Anna Maria e Raffaella.

La sua storia di uomo e di imprenditore lo ha visto impegnato fin da ragazzino nell’impresa di famiglia, la Fassi Giacomo costituita ufficialmente nel 1946 con attività di vendita e trasporto di legname, carbone affiancata poi dal commercio di materiale edile.

E’ a cavallo degli anni ’50-’60 che la Fassi inizia ad occuparsi degli allestimenti di autocarri e Franco, appassionato di motori, si specializza nelle tecniche di allestimento dei ribaltabili. Il suo spirito da Pioniere industriale si manifesta interpretando e cogliendo i segnali di un mercato edilizio che, a metà degli anni ’60, registra una profonda crisi che non risparmia la Fassi decimata nell’organico ridotto, da un centinaio, ad una dozzina di dipendenti.

Franco, il Pioniere, decide di battere nuove strade e vincere la crisi. Stringe accordi commerciali con la svedese Foco per importare in Italia gru per autocarri, ed è quell’attività di importazione che fa scattare in lui l’idea, che realizzerà nel 1965, di diventare costruttore di gru. E’ l’anno che cambia la storia, sua e dell’azienda, e che comincia con il varo del primo modello: una gru che sollevava a due metri di altezza un peso di tre tonnellate, venduta ad un impresario della Val Brembana.

E’ cominciata così quella che Franco Fassi amava definire come “un’avventura entusiasmante, piena anche di tanti sacrifici, ma di cui tutta la famiglia va orgogliosa”.

Convinto delle sue idee, come sempre volitivo e determinato, Franco Fassi, apre una nuova via; sperimenta prototipi, soluzioni di sollevamento, dando il via ad una produzione contraddistinta da quel colore rosso che la distingue dai concorrenti. Un colore brillante, segno della passione “ma anche della sicurezza” come era solito dire.

Franco ci aveva visto giusto; in tre anni Fassi produce e vende, anche all’estero, 150 esemplari di gru, ma il Pioniere non si ferma; indossa i panni del commerciale, e poi torna in officina a lavorare, un dualismo operativo perfetto, venditore in grado di magnificare quello che lui stesso produceva, sempre alla ricerca dell’ottimizzazione e della ricerca di innovazione di prodotto.

Se negli anni ’80 Fassi, con mille gru prodotte all’anno, è leader di mercato in Italia, questo lo si deve allo spirito di Franco Fassi, attento allo sviluppo e agli investimenti dell’azienda ed alla sua internazionalizzazione sui mercati esteri: anche in questo caso, il Pioniere con la valigia in mano, negli anni ’90 non esita a esplorare con successo le potenzialità che il mondo gli offre. Lui, un albinese doc, con le radici piantate a Bergamo ma con la testa per il mondo.

Franco Fassi ci lascia oggi con una grande eredità di valori identitari, a cui teneva molto. “Noi siamo rimasti sempre fedeli alla nostra storia. Siamo cresciuti, abbiamo accettato sempre nuove sfide, non ci siamo fermati né accontentati mai”.

Ci piace ricordarlo con queste sue parole, che più di tutto, rivelano quale fosse il suo stile, il suo modo di intendere la vita, il lavoro- che è stato la ragione stessa della sua vita-e di guardare con grande fiducia al futuro.

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