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Val Gandino, via libera ai monitoraggi dell’aria

Si è svolto giovedì 10 ottobre a Leffe il tavolo di lavoro sull’ambiente e la qualità dell’aria in Val Gandino. L’incontro, come avevano scritto in un comunicato diffuso nei giorni scorsi i sindaci dei cinque comuni (Casnigo, Cazzano, Gandino, Leffe e Peia), serviva a definire «l’effettiva esecuzione di quanto già discusso e richiesto da più di un anno agli enti preposti». 

Insieme ai rappresentanti delle amministrazioni comunali, al tavolo c’erano gli esperti dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) con due addetti del settore specifico dedicato alle attività produttive. Presenti anche il maresciallo Luca Galioto, comandante dei carabinieri forestali di Gandino, e Luca Tironi, portavoce di “Valgandino respira”, il comitato che nei giorni scorsi ha promosso un corteo per chiedere più attenzione alla qualità dell’aria. 

Il tavolo si è concluso con la decisione di attivare una campagna di monitoraggio ambientale. «Un laboratorio mobile verrà installato in un sito scelto dall’Arpa in Val Gandino – spiega Marta Frana, consigliera delegata all’Ecologia del Comune di Leffe -. In ogni comune verranno inoltre posizionati dei campionatori passivi, strumenti per rilevare specifiche particelle che possono essere collegate alla produzione industriale presente sul nostro territorio. Si tratta di una campagna non standard e quindi ha un costo (circa 14 mila euro, ndr) che i Comuni hanno deciso di coprire».

Il monitoraggio avrà una finestra temporale di due mesi (uno d’estate e uno d’inverno) e inizierà a metà gennaio. «Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2020, l’Arpa consegnerà una relazione finale.  Avremo così una fotografia dettagliata sulla qualità dell’aria in Val Gandino, basata su dati scientifici, che ci permetterà di capire come agire. Si tratta del primo passo di una serie che intendiamo compiere».

Accanto ai test c’è anche l’intenzione di coinvolgere i cittadini. «Dal tavolo è emersa forte la necessità di sensibilizzare la popolazione – aggiunge Marta Frana -. C’è bisogno che tutti si diano da fare per migliorare la qualità dell’aria in Val Gandino. Deve crescere una coscienza ambientale diffusa».

Anche secondo Luca Tironi, del Comitato “Valgandino respira” «il cammino è ancora lungo e complesso, perché gli aspetti tecnici e burocratici sono ampi e diversi. La nota positiva è che tutte le amministrazioni erano sedute allo stesso tavolo. Su altre questioni dobbiamo avere approfondimenti». 

«Avremmo preferito avere al tavolo anche la Provincia di Bergamo, ente con cui avremo comunque un incontro a breve. Andremo anche in Regione – aggiunge Tironi -. Stiamo inoltre organizzando un incontro pubblico dove parleremo delle prossime azioni che intendiamo intraprendere. Ambiente è aria pulita, ma anche suolo salubre. Ci aspettiamo quindi degli approfondimenti in questo senso. Con un quadro chiaro sarà poi possibile capire come muoversi».

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