Dopo aver imbiancato le nostre cime, adesso la neve è pronta ad arrivare anche a quote più basse. Le previsioni hanno portato la Protezione civile della Lombardia ad emettere un’allerta con codice giallo (il secondo su una scala di quattro) per criticità ordinaria.
«Dal pomeriggio odierno (11 dicembre, ndr) il passaggio di una debole perturbazione porterà a un graduale aumento della nuvolosità a partire dai settori occidentali – si legge nell’avviso -, con precipitazioni molto deboli o al più deboli possibili ovunque, in particolare nelle prime 12 ore di domani 12 dicembre».
Le precipitazioni saranno maggiormente probabili sui settori orientali e meridionali della regione. Dal pomeriggio di domani generalmente assenti su tutti i settori. «Il limite delle deboli nevicate – segnala ancora la Protezione civile – potrà raggiungere i fondovalle di Alpi e Prealpi, e a tratti anche alcune zone della Pianura. Sono attesi accumuli massimi di 5-10 cm oltre i 600/900 metri su Appennino, Orobie, Prealpi Bresciane, e Valtellina. Sui settori di nordovest tracce o al più qualche centimetro a quote collinari. Seppur poco probabili non sono esclusi temporanei ed irregolari accumuli al suolo anche sulla Pianura, in particolar modo sui settori centrali ed orientali (tracce o al più pochi centimetri); generalmente assenti, o comunque poco probabili, sulla Pianura occidentale».
Per venerdì è infine atteso un nuovo debole e veloce passaggio perturbato nelle prime 12 ore della giornata, con possibili deboli nevicate fino a quote basse.
La Protezione civile della Lombardia chiede ai sistemi locali di «attivare una fase operativa minima di attenzione, cioè di attivare il sistema locale in costante azione di sorveglianza e monitoraggio del territorio e predisporlo alla pronta attivazione di eventuali azioni di contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di emergenza comunale, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi». In particolare, si sottolinea, «sulla base dello scenario di rischio neve ad oggi più probabile, le situazioni di possibili criticità potrebbero essere legate a difficoltà e rallentamenti del traffico stradale e ferroviario».