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L’arcivescovo Paolo Rudelli da Gandino allo Zimbabwe

Partirà ai primi di febbraio. Destinazione Zimbabwe, Stato dell’Africa meridionale, dove sarà nunzio apostolico, ovvero ambasciatore della Santa Sede. 

La conferma, per monsignor Paolo Rudelli, arcivescovo originario di Gandino, è arrivata oggi, quasi quattro mesi dopo l’ordinazione da parte di Papa Francesco nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Una nomina peraltro attesa, a cui mancava solo il carattere dell’ufficialità. 

In un messaggio indirizzato agli amici, monsignor Rudelli ha scritto: «Dopo un’attesa che si è rivelata più lunga del previsto, è stata pubblicata la mia nomina a Nunzio Apostolico in Zimbabwe. La partenza per l’Africa sarà da Milano, i primi di febbraio. Ringrazio tutti per la vicinanza di questi mesi e continuo a contare sulla vostra preghiera».

Monsignor Rudelli è nato il 16 luglio 1970 e ha frequentato medie e superiori nel Seminario di Bergamo, dove ha conseguito la maturità classica. Ha frequentato il Seminario Romano Maggiore e la Pontificia Università Gregoriana, prestando nel frattempo servizio anche nel carcere di Rebibbia. È stato ordinato sacerdote il 10 giugno 1995. Dal 2001 al 2003 è stato alla Nunziatura apostolica in Ecuador, a fianco di monsignor Lebeaupin, dal 2003 al 2006 a Varsavia, presso la Nunziatura in Polonia. 

Dal 2006 al 2014 monsignor Rudelli ha operato come Segretario e Consigliere di Nunziatura alla prima sezione della Segreteria di Stato, prima di essere nominato Prelato d’Onore di Sua Santità e ricevere l’incarico di Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo.

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