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«Strade provinciali all’Anas? Una pessima notizia»

«Rischiamo di passare dalla padella alla brace». Lo dice Alberto Ongaro, consigliere provinciale della Lega, a proposito del probabile passaggio di 260 chilometri di strade dalla Provincia di Bergamo all’Anas.

«Una notizia pessima, che rischia di creare ulteriori disagi per la viabilità delle nostre Valli e dell’intera Provincia», rimarca Ongaro. All’Anas passeranno, tra le altre, le ex statali 671 della Valle Seriana, 294 della Valle di Scalve e 469 Sebina occidentale. Così come l’intera provinciale 53 della Val Borlezza, da Lovere a Clusone. Nei giorni scorsi i dirigenti bergamaschi di Fratelli d’Italia avevano chiesto un tavolo di coordinamento per favorire il dialogo tra territorio ed ente statale.

«Esprimiamo preoccupazione e molte perplessità – prosegue Ongaro – per quanto riguarda un eventuale passaggio delle nostre strade provinciali alla gestione statale. Se le cose stanno come messo in evidenza anche da una recente inchiesta giornalistica di Milena Gabanelli, che ha rivelato una gestione assolutamente lacunosa da parte di Anas della rete stradale e dei ponti, c’è poco da stare allegri per quanto attiene la nostra viabilità, specialmente in Val Seriana».

Alberto Ongaro

«Forse alcuni non capiscono che questa scelta potrebbe portare conseguenze negative, in primo luogo la mancanza di interlocutori sul territorio in grado di agire tempestivamente all’occorrenza – aggiunge il consigliere provinciale della Lega -. Se la Provincia infatti, pur con le sue lacune, ha certamente il polso della situazione, dubito con forza che lo stesso si possa dire di Anas, un lento e macchinoso carrozzone pubblico. Il rischio infatti è quello di trovarsi ad avere a che fare con un muro di gomma, sordo alle richieste degli amministratori del territorio. A ciò si aggiunge un’evidenza: non mi risulta che le attuali infrastrutture in gestione ad Anas siano in condizioni ottime».

«Naturalmente – conclude Alberto Ongaro – la soluzione più intelligente sarebbe quella di ripristinare i fondi alle Province, spazzati via dalla pessima Legge Delrio voluta dal Partito Democratico, probabilmente il provvedimento che ha creato più danni agli enti locali negli ultimi anni. Le strade devono restare di competenza provinciale e lo Stato deve garantire adeguate risorse per la loro messa in sicurezza. Non è certamente scaricando la patata bollente ad altri, che si risolvono i problemi».

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