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Emergenza Coronavirus, finora la Protezione civile ha fatto 77 mila giornate di lavoro

Sono ormai trascorsi due mesi dall’inizio dell’emergenza Coronavirus in Lombardia. In questo periodo si è rivelato fondamentale il lavoro svolto dai volontari della Protezione civile. Lo ha ricordato ieri (domenica 19 aprile) l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni durante la diretta Facebook quotidiana.

Nel periodo 22 febbraio-19 aprile la Protezione civile ha messo a disposizione oltre 77.000 giornate lavoro con punte di 3000 volontari al giorno. «In relazione all’emergenza coronavirus – ha detto l’assessore – la Protezione Civile regionale ha continuato ad effettuare attività di supporto logistico ai Comuni, trasporto di materiali sanitari
per la gestione dell’emergenza, supporto alla gestione del numero verde attivato per l’emergenza, oltre a dare supporto logistico per l’allestimento di spazi per triage e per l’allestimento degli ospedali da campo, verifica degli spazi ed allestimento di strutture destinate alla quarantena; supporto, ove attivato, alle attivita’ di sorveglianza sanitaria presso gli aeroporti».

«La Protezione civile – ha aggiunto Foroni – ha fatto da tramite su tutte le questioni organizzative per i vari contingenti delle delegazioni internazionali accorse in aiuto. Un lavoro incessante e un’esperienza positiva di raccordo pur nella grave situazione in corso. Prima dell’emergenza stavamo lavorando ad un forte potenziamento della Protezione civile regionale, quello che e’ successo dimostra ancora di piu’ quanto sia necessario rendere questo servizio ancora più forte nella sua capacità di intervento, perché è un grande risorsa della comunità».

«Non ci fermiamo qui – ha sottolineato l’assessore -. Dopo aver consegnato 8 milioni di mascherine, domani ne andremo a distribuire altre 300.000 agli operatori delle multiutility e stiamo approfondendo le necessità per andare a coprire il fabbisogno nelle zone in maggiore difficoltà. Infine Regione Lombardia dopo aver attivato una filiera di riconversione industriale per le mascherine, sta provvedendo anche a supportare la produzione di camici: 725.000 camici, più altri kit con calzari e guanti per i nostri ospedali saranno presto pronti e disponibili, con il marchio di certificazione CE».

Gli 8 milioni di mascherine sono stati così suddivisi: circa 400.000 al volontariato di Protezione Civile; circa 6.500.000 agli Enti (Comuni, Province, Prefetture, FFO,
etc.); circa 600.000 ad altri soggetti “distributori” per la cittadinanza (farmacie, edicole); circa 330.000 alle aziende del trasporto pubblico locale comprese Trenord e FNM; circa 300.000 (in consegna) alle aziende ‘multiutility’.

Ottocento Centri Operativi Comunali sono stati attivati sul territorio per dare supporto logistico ai Comuni, da parte del volontariato territoriale. Nel periodo 9-19 aprile i mezzi
della Protezione Civile hanno effettuato più di 300 consegne di materiali sanitari e altro alle Aziende Sanitarie e assicurato il trasporto e la consegna al magazzino di Rho di vari ordinativi di dispositivi sanitari (i mezzi della Protezione Civile regionale hanno percorso più di 50.000 km).

È stata assicurata la fornitura e il supporto logistico per la movimentazione del personale e dei materiali sanitari dei team medico-infermieristici italiani o provenienti dall’estero (tra cui Norvegia, Albania, Romania, Russia, Cina, Stati Uniti, Cuba, Polonia, Tunisia) giunti in Lombardia, nonché la loro sistemazione, in stretta collaborazione con le Ats e le Asst. Dall’inizio del mese di aprile sono stati trasportati, sul territorio lombardo, circa 550 medici ed infermieri (circa 400 stranieri, circa 150 italiani); nel periodo 16-18 aprile e’ stato fornito supporto a più di 50 operatori sanitari. Il supporto con personale volontario alla gestione del numero verde attivato da Regione per l’emergenza coronavirus ha visto l’impiego di circa 20 volontari/giorno per il mese di aprile.

Il supporto logistico per l’allestimento di spazi per triage, è stato assicurato in 22 punti pre-triage negli ospedali di Alzano Lombardo, Bergamo, Borgo Mantovano, Brescia, Casalmaggiore, Chiari, Crema, Cremona, Erba, Gavardo, Iseo, Mantova, Milano, Monza, Rozzano, Seriate, Sesto San Giovanni, Stradella, Vigevano, Vimercate; cui si e’ aggiunto l’allestimento di strutture di pre-triage per gli istituti carcerari (installati 19 punti di pre-triage); e l’allestimento di posti letto presso alcuni ospedali della provincia di Lodi.

«Tutte le attività logistiche coordinate dalla Protezione Civile regionale – ha concluso Foroni – sono state svolte in stretto raccordo con i sistemi provinciali e si sono svolte in sinergia con il sistema sanitario regionale, con il quale si definiscono, all’evolvere della situazione, le strategie di intervento a breve e medio termine e le azioni operative da portare avanti nell’ambito del quadro emergenziale. A livello nazionale la Protezione civile regionale ha sempre assicurato il raccordo con i Ministeri competenti e con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, tramite il Comitato Operativo di Protezione Civile».

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