Si sta facendo sempre più pesante l’emergenza sociale legata al blocco per il Covid19. Tante le persone in difficoltà economica, costrette a chiedere aiuto perché non possono lavorare. E comincia a far fatica anche chi mai prima d’ora s’era rivolto ai Servizi sociali.
I Comuni stanno cercando di rispondere non solo con i bonus spesa messi in campo grazie all’aiuto del Governo. A Gazzaniga, ad esempio, la sala civica polifunzionale “Donatori di sangue” è stata trasformata in dispensa alimentare. Collocata sotto la biblioteca e messa a nuovo solo quattro anni fa, dopo aver ospitato incontri e diverse iniziative, ora permette di raccogliere beni di prima necessità da destinare a persone bisognose. Non solo del paese.
«Abbiamo deciso di coinvolgere l’intera Utes (Unità territoriale per l’emergenza sociale, ndr) della media e bassa Valle Seriana: 18 comuni, per un totale di circa 100 mila abitanti», sottolinea Angelo Merici che, oltre ad essere vicesindaco di Gazzaniga, è anche presidente dell’Ambito 8 dei Servizi sociali.
La raccolta di generi alimentari era già iniziata nelle scorse settimane, grazie anche all’aiuto di commercianti del paese, a cui il Comune si era rivolto. «Avevamo chiesto loro se erano disponibili a donare alimenti e subito ci hanno dato una mano», aggiunge Merici. In questi giorni, è arrivato anche l’aiuto degli alpini.
A Comun nuovo, infatti, la sezione Ana di Bergamo ha stoccato beni di prima necessità, anche in questo caso da donare a persone bisognose. Grazie alla generosità di tante persone è stato possibile mettere a disposizione interi bancali di pasta, riso, biscotti e altri generi alimentari. «La sezione di Bergamo – spiega Davide Cattaneo, coordinatore della Zona 14 (media Val Seriana) dell’Ana provinciale – ha in primo luogo preparato dei pacchi famiglia che sono stati distribuiti ai singoli gruppi alpini, i quali hanno poi provveduto a farli arrivare a chi ne aveva bisogno, perlopiù tramite i Comuni. Ieri (sabato 25 aprile), invece, abbiamo coinvolto l’Utes della media e bassa Valle Seriana a cui abbiamo donato 40 quintali di beni alimentari».
I prodotti sono stati portati, grazie all’aiuto di alcuni alpini, alla sala civica di Gazzaniga e poi distribuiti ai diversi comuni dell’ambito in base al numero di abitanti. «Saranno le singole amministrazioni che decideranno come e a chi destinarli, – aggiunge Angelo Merici -. Per quanto riguarda Gazzaniga, abbiamo raggiunto quelle persone che non erano rientrate nella graduatoria dei bonus spesa». Purtroppo, i numeri fanno emergere una realtà preoccupante. «I bonus spesa hanno coinvolto oltre 100 famiglie. Ci sono situazioni di grave difficoltà: in questo momento ad avere più bisogno sono soprattutto le persone sole rimaste senza reddito. Ma ci sono anche interi nuclei familiari che fanno fatica».