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Valbondione, meno opere pubbliche per aiutare famiglie e partite Iva

«Preferiamo avere una strada asfaltata in meno, ma gente che ci cammini sopra». Usa un’immagine efficace la sindaca di Valbondione Romina Riccardi per spiegare i provvedimenti varati dalla sua Giunta per affrontare l’emergenza sociale da Covid19. Un pacchetto di misure che significativamente ha preso il nome di “Cura Valbondione”.

«Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, soprattutto nel momento in cui sono arrivate le restrizioni in ambito lavorativo, abbiamo ritenuto di dover intervenire con un aiuto concreto alla cittadinanza – sottolinea Riccardi -. Da un mese stiamo lavorando a questo provvedimento. Con un primo step abbiamo coperto la spesa delle famiglie per la retta dell’asilo. Ci siamo poi concentrati sull’erogazione di contributi per le famiglie e le partite Iva».

L’Amministrazione comunale è partita dall’anticipo del fondo di solidarietà concesso dal Governo. Andando però oltre. «I settemila euro a nostra disposizione non erano per niente sufficienti a soddisfare le esigenze dei nostri cittadini – prosegue Romina Riccardi -. Abbiamo allora deciso di rinunciare ad opere pubbliche e di aggiungere 50 mila euro attingendo a fondi del nostro bilancio».

Di fatto tutte le famiglie che hanno subito una riduzione del reddito a causa dell’emergenza avranno diritto ad un aiuto suddiviso in buono spesa e contributi in base al nucleo familiare. Le partite Iva che hanno dovuto sospendere totalmente o parzialmente la propria attività potranno ottenere un contributo di 500 euro. Altre informazioni sul sito del Comune di Valbondione.

Qui l’intervista alla sindaca e all’assessora Alessia Moraschini:

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