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Trasporto pubblico, rimborsi per gli abbonamenti: decise le modalità

Il Decreto Rilancio, ufficializzato il 13 maggio, introduce la possibilità di rimborso dei costi sostenuti per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per servizi ferroviari e di trasporto pubblico.

Possono accedervi studenti o lavoratori pendolari in possesso di un abbonamento di trasporto pubblico in corso di validità che durante il periodo interessato dalle misure restrittive imposte dal governo non hanno potuto utilizzare, del tutto o in parte.

«Questi provvedimenti, pur doverosi per la salute pubblica, hanno generato numerosi contenziosi tra consumatori e fornitori di servizi – dice Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -. Quindi, anche se i mezzi pubblici hanno continuato a circolare durante i mesi di lockdown, si ha diritto al rimborso della spesa per l’abbonamento visto il blocco degli spostamenti».

Il rimborso dell’abbonamento prevede due possibilità di erogazione: un voucher, da utilizzare entro un anno dall’emissione, o il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo corrispondente a quello durante il quale non è stato possibile utilizzarlo.

Bisogna presentare un’apposita richiesta al gestore del servizio di trasporto, allegando la documentazione necessaria a provare il titolo di viaggio di cui si vuole richiedere il rimborso, con un’autocertificazione in cui si dichiara, sotto propria responsabilità, che non è stato possibile utilizzare il titolo di viaggio a causa delle misure restrittive del governo.

«Quindi – conclude Busi – in base a quanto stabilito dal Governo i gestori dei servizi dovranno procedere a soddisfare la richiesta dei pendolari, riconoscendo per il periodo di sospensione il voucher o il prolungamento del periodo dell’abbonamento».

Nelle sedi Adiconsum è disponibile il fac-simile per la richiesta.

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