FeaturedNotizie

Il ritorno a scuola e le esigenze dei bambini. Intervista a Daniele Novara

Che impatto ha avuto sulla crescita dei bambini il periodo del lockdown? Come aiutarli? Come dovrà essere il ritorno a scuola? Sono alcuni dei temi che abbiamo affrontato in questa puntata di Zero Pollici.

Ci ha aiutato Daniele Novara, pedagogista, autore, counselor e formatore. Ha fondato il Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti nel 1989 ed è docente del Master in Formazione interculturale presso l’Università Cattolica di Milano. Molto conosciuto e punto di riferimento per tanti genitori, è autore di numerosi libri e pubblicazioni, alcuni dei quali di largo successo e tradotti in altre lingue. Ricordiamo Litigare fa bene (2013), Punire non serve a nulla (2016), Non è colpa dei bambini (2017), Organizzati e felici (2019).

«L’età che ha sofferto di più il lockdown è indubbiamente quella che si definisce l’età dell’attaccamento sociale, fra i 3 e i 6 anni, l’ultima parte della scuola dell’infanzia, dove il bambino esce dal guscio materno e si butta nel gruppo degli amici, scopre le sue autonomie – spiega Novara -. Purtroppo c’è stato un blocco enorme in un’età così importante. Non dimentichiamo che un mese di un bambino di tre anni corrisponde a un anno di un adulto di 30 / 40 anni. Hanno sofferto molto. Ho seguito tanti genitori e mi raccontavano storie pesanti. Questi bambini hanno vissuto qualcosa di totalmente inedito a livello storico. Il danno c’è: sul piano delle autonomie, dello sviluppo cognitivo e tantissimo sul piano emotivo. Il danno più grave è stata la perdita degli amici, dei coetanei».

C’è però la possibilità di recuperare. «Per fortuna in età infantile si può recuperare tutto – chiarisce Novara -. Però se teniamo i bambini in una bolla di paura diventa difficile». Il pedagogista invita a superare i timori: «Dobbiamo dire senza mezzi termini che i bambini non corrono pericoli. Tutti i pediatri, tutte le ricerche lo riconoscono: i bambini non corrono pericoli e non sono pericolosi. Non sono loro gli untori. Anzi, sono le vittime di questa situazione. Dobbiamo restituirgli al più presto la loro vita. Facciamo che la loro estate sia normale e non un’estate di paura».

Fondamentale sarà garantire un’apertura delle scuole calibrata sulle esigenze dei più piccoli. «Mettere a loro agio i bambini sembra una preoccupazione un po’ assente – sottolinea Novara -. La scuola è un’esperienza di comunità, di incontro, dove non necessariamente si sta abbracciati tutto il giorno. Bisognerebbe che le linee guida fossero realizzate con gli esperti dell’infanzia. Non possono essere realizzate dai manager».

Novara parla anche della necessità di ritrovare normalità e fiducia, restituire sicurezza psicologica ed emotiva alle famiglie. Nel video l’intervista integrale.

Che cos’è Zero Pollici – leggi qui https://myvalley.it/2020/06/nasce-zero-pollici-un-appuntamento-per-ripartire-insieme/

Condividi su:

Continua a leggere

Malori, incidente e cadute: diversi interventi in Val Seriana
Case in affitto per le vacanze, le regole per evitare sorprese