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Cinque indagati nell’inchiesta sulla gestione dell’emergenza all’Ospedale di Alzano

Sono cinque le persone indagate dalla Procura di Bergamo nell’ambito dell’inchiesta su quanto avvenuto a febbraio al pronto soccorso dell’ospedale di Alzano Lombardo, all’inizio dell’emergenza Covid. La Guardia di finanza di Bergamo ieri (giovedì 22 ottobre) ha compiuto ispezioni in Regione e negli uffici dell’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Bergamo Est di Seriate (da cui dipende l’ospedale di Alzano)

Sono stati acquisiti contenuti di email e chat delle persone che hanno preso determinate decisioni nei primi giorni dell’emergenza. Sono il direttore generale dell’Asst Bergamo Est Francesco Locati, l’ex direttore sanitario della stessa Asst Roberto Cosentina, e tre dirigenti regionali che facevano parte dell’Unità di crisi: l’ex direttore generale della Sanità lombarda Luigi Cajazzo, l’allora suo vice Marco Salmoiraghi e la responsabile dell’Unità operativa polo ospedaliero Aida Andreassi. Dalla Procura di Bergamo fanno sapere che sono atti dovuti.

La Guardia di finanza ha, inoltre, acquisito mail e chat di altre due persone, che non risultato però indagate. Si tratta dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro. Quest’ultimo era già stato ascoltato a giugno come persona informata sui fatti in merito alla mancata istituzione della “zona rossa” a Nembro e Alzano.

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