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Il piano per le vaccinazioni antinfluenzali in provincia di Bergamo

Sta prendendo forma il piano delle vaccinazioni antinfluenzali in Lombardia. Una campagna fondamentale in tempi di pandemia per poter distinguere subito le persone con l’influenza da quelle con il Covid.

In provincia di Bergamo sono 256 i medici (pari al 40% del totale) che vaccineranno al di fuori del proprio studio in 119 sedi vaccinali individuate e verificate dall’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo (16 solo nella città di Bergamo) dislocate su 93 Comuni. Tra settimana scorsa e ieri l’Ats ha effettuato due call con i medici e i comuni coinvolti. I restanti medici di medicina generale – 392 – procederanno con le vaccinazioni presso i loro ambulatori.

«Nel corso delle call abbiamo illustrato le modalità operative per l’organizzazione e l’effettuazione dei vaccini – spiega il dottor Arrigo Paciello, responsabile del servizio farmaceutico dell’Agenzia di tutela della salute -. Innanzitutto, oltre all’individuazione e alla verifica delle sedi vaccinali, Ats mette a disposizione dei medici la piattaforma informatica Invisiblefarm per prenotare gli slot, comune per comune, sede vaccinale per sede vaccinale, in cui ricevere i propri pazienti. Il medico di medicina generale prenoterà quindi i suoi slot vaccinali tramite il modulo di prenotazione on-line scegliendo sede vaccinale e fascia oraria in cui collocare i propri assistiti su appuntamento».

Ats, inoltre, garantirà la sanificazione iniziale e finale dei locali, con interventi intermedi nei casi di elevata rotazione di medici e assistiti, lo smaltimento di rifiuti sanitari e la fornitura dei dispositivi di protezione individuale e del gel igienizzante. Spetteranno invece ai Comuni, anche attraverso le associazioni di volontariato e la Protezione civile, l’accettazione degli assistiti e il rispetto della normativa anti-Covid a partire dal distanziamento, nonché la pulizia quotidiana.

Per il 10 ottobre Ats conta di disporre del calendario definitivo della programmazione delle vaccinazioni al di fuori degli studi medici.

Saranno sottoposti a vaccinazione circa 200.000 over 60 e circa 25.000 bambini (per i quali è prevista una doppia somministrazione). 30.000 vaccini andranno alle Aziende socio sanitarie territoriali per le categorie di loro competenza (cronici, fragili e personale sanitario).

In una nota ieri l’assessorato al Welfare della Regione Lombardia ha precisato che «si parte dalla seconda metà di ottobre con i pazienti fragili e le donne in gravidanza. A novembre gli over 65, seguiti dagli operatori sanitari e i bambini fino al sesto anno, infine gli over 60 sani».

«Ringraziamo i Comuni e le altre realtà (in particolare Diocesi e Aler) che hanno messo a disposizione le sedi e i medici che hanno segnalato il loro interesse a vaccinare al di fuori dei loro ambulatori – conclude il dottor Paciello – Grazie a questa azione congiunta potremo assicurare la vaccinazione antinfluenzale nel rispetto delle norme anticoronavirus in un momento in cui è di fondamentale importanza ampliare il più possibile, proprio in chiave anti-Covid, la platea di quanti riceveranno il vaccino».

«Stiamo affrontando insieme un grande impegno e ringrazio tutte le componenti che hanno partecipato al lavoro in corso, a partire dai medici che hanno risposto al questionario trasmesso ad agosto rispondendo in modo massiccio aggiunge Massimo Giupponi, direttore di Ats Bergamo -. Adesso siamo nella fase in cui le diverse componenti sono chiamate a parlarsi e a condividere lo stato di avanzamento dei lavori per consentire ai medici di costruire le agende in vista delle attività di vaccinazione. La logica è quella della responsabilità condivisa che è condizione per generare un servizio utile per tutti: ecco perché Ats ha organizzato la call di oggi e quella della prossima settimana. Le vaccinazioni sono uno strumento fondamentale per governare questa situazione: più persone verranno vaccinate e meno sarà l’incidenza dell’influenza. E, chiaramente, più facile sarà la diagnosi rispetto al Covid».

«Credo che un ringraziamento speciale vada rivolto a tutti i Sindaci che, in pochissimo tempo, hanno compiuto un grande sforzo volto ad individuare un numero di spazi sufficiente ad accogliere un significativo afflusso di persone, garantendo al tempo stesso il distanziamento sociale – commenta Marcella Messina, presidente Consiglio di rappresentanza dei sindaci -. Questo impegno è stato essenziale ed indispensabile per garantire a tutti, medici e cittadini, la possibilità di effettuare in tutta sicurezza il vaccino antinfluenzale, quest’anno più importante che mai. Grazie quindi ai sindaci e al personale dei Comuni per il loro grande senso di responsabilità, per aver compreso l’importanza di questa richiesta per la comunità e per la consueta, e mai scontata, dedizione nei confronti dei propri cittadini».

 

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