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«Con gli estetisti abusivi attenti al rischio Covid»

Attenzione a estetiste ed estetisti abusivi che si recano nelle abitazioni private delle persone. A lanciare l’allarme è il comparto Estetica di Confartigianato Imprese Bergamo che sottolinea come, soprattutto dopo l’ultimo lockdown, la piaga dilagante dell’abusivismo (già molto forte nel settore) sia riemersa con risvolti ancora più drammatici.

«Stiamo assistendo a una situazione pericolosissima e non più tollerabile – denuncia il comparto Estetica dell’organizzazione di via Torretta – che sta interessando anche la provincia di Bergamo. In pericolo sono soprattutto le persone che si rivolgono a questi operatori improvvisati e praticoni, totalmente privi di controlli, autorizzazioni e abilitazioni, per farsi sottoporre all’interno delle proprie case a trattamenti di estetica, per loro natura delicatissimi».

Il vero problema, infatti, non è solo quello di poter incorrere in veri e propri danni estetici, a causa della mancanza di professionalità, formazione e serietà di certi operatori e all’utilizzo di prodotti di dubbia provenienza. Il rischio maggiore deriva dal mancato rispetto dei basilari requisiti igienico sanitari, e dal non utilizzo delle adeguate protezioni che, in un periodo di pandemia ancora fortemente presente nel nostro paese, rende la situazione estremamente delicata.

«Il pericolo più grave – insiste Confartigianato Imprese Bergamo – è che questi personaggi a cui diverse persone ricorrono, possono essere possibili vettori di coronavirus, e anche un piccolo errore rischia di riportarci ai drammi vissuti nella prima ondata. Quindi, oltre ai problemi che Confartigianato e la nostra categoria denunciano da anni, anche promuovendo campagne di sensibilizzazione (per esempio evidenziando il rischio di contrarre dermatiti, infezioni, danni alla salute che a volte possono risultare addirittura permanenti), ora si aggiunge qualcosa di ancora più insidioso e deleterio come il rischio di contagio».

Rischio di contagio che diventa più evidente se consideriamo che i trattamenti dell’estetica vanno a toccare parti del nostro corpo delicatissime, intime.

Non da ultimo, questo pericolo evidenziato da Confartigianato trova terreno fertile nel mai risolto problema dell’abusivismo che colpisce in particolare proprio il settore della bellezza. «E non sempre – nota Confartigianato – l’intervento dell’abusivo risulta più economico, perché in tanti casi sono stati segnalati rincari significativi».

Confartigianato Imprese Bergamo invita quindi i cittadini «a non favorire lo sviluppo del sommerso nell’estetica, in primis per evitare danni alla propria salute, sensibilizzandoli sull’importanza di rivolgersi sempre ai professionisti che da sempre operano nell’osservanza delle regole e delle norme, rispettando i requisiti igienico-sanitari nelle lavorazioni e nei locali, investendo nella formazione per mantenersi aggiornati e salvaguardare così la salute dei propri clienti».

L’associazione invita anche «le autorità preposte a mettere in campo tutti gli sforzi possibili per arginare e punire chi non rispetta le regole, soprattutto in un periodo di pandemia con tutti i rischi ad essa connessi».

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