La guerra che stiamo combattendo oggi è contro il Covid-19. «Il nemico è il virus», come ha ricordato nei giorni scorsi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questo il significato che ha assunto anche a Clusone la ricorrenza del 4 novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate.
La cerimonia si è svolta, inevitabilmente, in tono minore rispetto agli anni passati. Niente banda e corteo, solo la celebrazione della messa in Basilica e la deposizione della corona al monumento ai Caduti. Ma, forse per il momento difficile che stiamo vivendo, è emerso più forte il bisogno di ritrovare ancora una volta unità e condivisione.
Come ha sottolineato il sindaco, Massimo Morstabilini, nel suo discorso: «Sono Unità nazionale l’infermiere, il medico e il personale sanitario impegnati nella difesa della nostra salute. È Unità nazionale il volontario di Protezione civile che segue il trasporto delle bombole d’ossigeno. È Unità nazionale il vicino che ci aiuta con la spesa a domicilio. È Unità nazione chi, pur senza abbracciarla, si è fatto sentire vicino a una persona che in quel momento si sentiva persa. Mai come quest’anno possiamo comprendere il senso profondo di questo legame e nessun altro può farlo più consapevolmente del nostro territorio».
Il primo cittadino di Clusone ha speso parole anche per le Forze armate, mettendo in evidenza il loro ruolo «fondamentale e insostituibile» nel quadro dell’ancora attuale emergenza sanitaria. «Hanno fornito un supporto sempre maggiore agli enti locali e alle strutture sanitarie più colpite dall’emergenza, allestendo ospedali da campo, consegnando materiali sanitari e inviando team medici, assicurando il trasporto in biocontenimento di pazienti critici, supportando le autorità locali nelle operazioni di presidio e controllo della viabilità e delle regole. A loro va il nostro grazie».
Il bisogno che tutti facciano la propria parte in questa fase delicata è emerso anche dalle parole della neo sindaca dei ragazzi, Anna Andreoletti. «Oltre a ricordare tutti i Caduti in guerra, vorrei farmi voce insieme ai miei coetanei per ricordare le vittime di questo virus, che ha portato via persone a cui volevamo bene. Noi ragazzi ci sentiamo in dovere di rispettare le norme di sicurezza per salvaguardare la vita nostra e degli altri».
Alla cerimonia, oltre ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma, hanno partecipato l’arciprete di Clusone, monsignor Giuliano Borlini, che ha impartito la benedizione; il comandante della Compagnia carabinieri di Clusone, capitano Daniele Falcucci; il comandante della Tenenza della Guardia di finanza, luogotenente cariche speciali Stefano Slavazza.
Il video con il servizio di Antenna2: