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Commercio di carburanti, nei guai titolare di un distributore

La Guardia di finanza di Bergamo ha scoperto una frode fiscale nel commercio dei carburanti. Al titolare di un distributore nell’area del Sebino sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per quasi 640 mila euro.

I militari del Comando provinciale  hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bergamo,  Maria Luisa Mazzola, nei confronti dell’amministratore della società, accusato di aver frodato l’Iva attraverso l’utilizzo di fatture false.

Il provvedimento è stato emesso in seguito all’esito di indagini, condotte dai Finanzieri della Tenenza di Sarnico, comandata dal luogotenente Matteo Cattedra, e coordinate dal sostituto procuratore Antonio Pansa. Le Fiamme gialle hanno scoperto un meccanismo che, oltre a realizzare un’ingente evasione, ha consentito anche al titolare del distributore  di praticare prezzi di vendita del carburante decisamente inferiori a quelli dei suoi concorrenti. Un sistema basato sullo schema della cosiddetta frode carosello che prevede l’acquisto del prodotto da paesi comunitari, in regime di non imponibilità Iva e che, attraverso l’interposizione di società fittizie ed un giro di false fatturazioni, consente all’azienda italiana acquirente finale di acquistare il prodotto a prezzi inferiori e di detrarre indebitamente l’Iva.

L’attività investigativa, condotta dai finanzieri di Sarnico attraverso verifiche documentali, pedinamenti, appostamenti e indagini bancarie, ha permesso di risalire ad una società con sede a Brescia, risultata esistente solo sulla carta, priva di struttura, che ha omesso sistematicamente il versamento di imposte e intestata a un prestanome, ma gestita di fatto da due soggetti di origine campana. Una società creata con il solo fine di interporsi tra l’effettivo fornitore del prodotto petrolifero, proveniente dalla Bulgaria, e il distributore stradale.

Gli acquisti di carburante, riferiti all’anno 2017, sono stati quantificati in 3.544.985 euro, sui quali è stata contestata un’Iva indebitamente detratta pari ad 639.259 euro. Nei confronti del beneficiario dell’evasione la Procura della Repubblica di Bergamo ha richiesto ed ottenuto dal Gip un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, per un importo pari a quello delle imposte evase, in forza del quale i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato disponibilità finanziarie per oltre 414mila euro, quale saldo di conti correnti, titoli e quote di fondi d’investimento, e alcuni immobili valutati complessivamente circa 225mila euro. Il Tribunale di Brescia ha rigettato il ricorso presentato dai legali dell’indagato, confermando il sequestro effettuato dalle Fiamme Gialle di Sarnico.

Sono stati denunciati all’autorità giudiziaria l’amministratore della società operante nel settore del commercio di carburanti per autotrazione, titolare del distributore, un 44enne bergamasco per aver utilizzato false fatture finalizzate ad evadere l’Iva, e altri tre soggetti, tutti di origine campana, uno in qualità di amministratore di diritto e due quali amministratori di fatto di una società con sede a Brescia, per aver emesso fatture relative ad operazioni inesistenti, consentendo così la realizzazione della frode svelata.

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