La chiusura al traffico delle strade che portano al Monte Farno e Valpiana ha suscitato la reazione della Lega. Il responsabile della sezione Valgandino, Marco Ongaro, ha annunciato di aver presentato un esposto contro l’ordinanza del sindaco di Gandino Elio Castelli.
L’esposto è stato inviato al prefetto di Bergamo, alla Procura, alla Corte dei conti della Lombardia, oltre che ai carabinieri di Gandino. Ongaro chiede di «annullare l’ordinanza in quanto non contingibile né urgente» e di «ordinare al sindaco di Gandino lo sgombero della neve dalle strade oggetto dell’ordinanza per garantire la messa in sicurezza e la corretta percorribilità nel pieno rispetto del codice della strada».
Ongaro si concentra soprattutto sulla situazione legata alla strada del Farno. In un comunicato pubblicato su Facebook, scrive che «il servizio di sgombero neve è ampiamente garantito dalla vendita dei gratta e sosta che forniscono al comune un introito di circa 50 mila euro all’anno. In questo periodo di chiusura totale, causa Covid, che impedisce anche ai gandinesi di spostarsi per le festività natalizie, una valvola di sfogo poteva essere l’utilizzo delle seconde case. Non solo viene interrotto il transito per le seconde case, ma anche ad alcune imprese agricole che, presenti sul quel territorio con il loro bestiame, non potranno svolgere la loro attività. Inoltre i residenti sul Farno non avranno la possibilità di recarsi alla propria abitazione principale». Nell’esposto il rappresentante della Lega ritiene sia «doveroso valutare la possibile esistenza di un danno economico ai residenti, allevatori e proprietari di seconde case».
Anche a metà dicembre Ongaro aveva criticato l’Amministrazione comunale di Gandino per quanto successo nel primo giorno di zona gialla lungo la strada del Farno (leggi qui).
Da noi contattato, il sindaco di Gandino preferisce non commentare. Riportiamo di seguito le sue dichiarazioni al tg di Antenna2 di ieri (mercoledì 30 dicembre):
