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Il Coro Idica non può cantare, ma le iniziative non si fermano

Natale atipico per il Coro Idica: il complesso vocale il 24 dicembre era solito accompagnare con i suo canti la Santa Messa alla Fondazione Sant’Andrea di Clusone e fare il giro del centro cittadino per cantare le pastorelle natalizie. Le prescrizioni legate al contenimento dei contagi da Coronavirus non consentono le normali attività.

Anche se il Covid-19 ha scardinato le consuetudini non mancano tuttavia le iniziative che cercano di conservare il clima natalizio e lo spirito solidale del Coro Idica. Agli ospiti della casa di riposo della Fondazione Sant’Andrea sono stati recapitati simpatici video, con i quali alcuni coristi (singolarmente), da casa propria o dal posto di lavoro, intonano una pastorella o fanno gli auguri. I video saranno proiettati alla viglia di Natale a tutti gli ospiti, che potranno gustare anche dolci recapitati per loro direttamente da uno speciale Babbo Natale del Coro Idica.

All’ingresso della cittadina è stato posizionato un totem che raffigura un albero di Natale addobbato con palline in cui sono stati inseriti i volti dei coristi e delle vallette del Coro Idica. Nel centro storico della cittadina, in una vetrina di un negozio sfitto, è stato realizzato un allestimento natalizio che invita i passanti a rivolgersi alla Turismo Pro Clusone in piazza Orologio per acquistare i cd del coro come regalo natalizio.

“Altri piccoli gesti – afferma la presidente Simona Visinoni – vogliono far capire che, se anche il Coro Idica non può cantare, c’è, esiste, porta avanti la tradizione dei canti popolari da oltre 63 anni e vuole stare vicino a tutte le persone che in questo momento ne hanno più bisogno. Così è nata l’idea di consegnare alla scuola materna Clara Maffei di Clusone sacchi di Natale con coloratissimi giochi e dolci per i bambini meno fortunati. Il coro ha inoltre donato alcuni sacchi di Natale al Comune di Clusone che saranno destinati a famiglie bisognose”.

Le iniziative del coro baradello non finiscono qui. “Nel 2019 – prosegue Visinoni – il Coro Idica si era recato nel piazzale del Simo’s Bar (ex bar Haiti) su invito dei titolari del locale per allietare il quartiere con bellissime pastorelle. Volevamo ripetere questa iniziativa, ma le restrizioni ce lo impediscono. Il bar ha quindi allestito, in collaborazione con ‘Gli Amici del Presepe di Cerete’ capitanati da Fiorenzo Savoldelli, un grandissimo presepio raffigurante Vernazza in Liguria. Obiettivo: raccogliere fondi per l’acquisto di 9 televisori da regalare ai reparti di dialisi dell’ospedale di Piario. Questa iniziativa è stata pensata in memoria di Marco Barzasi, che lo scorso anno era in prima fila ad ascoltare il Coro, ma che purtroppo quest’anno ci ha lasciato”.

“È stato – conclude Visinoni – un anno difficile per il Coro: abbiamo perso il Presidente onorario Cesare Ferrari e l’amico corista Gianni Mazzoleni. Un anno duro per le perdite e l’impossibilità di esprimere il nostro potenziale canoro. Pochi mesi di prove all’aperto, durante l’estate, e poi ancora il fermo per paura della seconda ondata. Non è facile ‘fare gruppo’ senza potersi vedere, non è facile andare avanti, ma la voglia di cantare non ha mai abbandonato gli amici coristi, che hanno voluto, attraverso questi piccoli gesti, farsi sentire comunque. Tutto il coro spera di poter tornare presto a cantare, per allietare chi lo ascolta e ricordare chi ora canta da lassù! A tutti: tanti, tanti auguri dal Coro Idica di Clusone!”

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