Partirà domani, lunedì 4 gennaio, in Lombardia la vaccinazione del personale delle Aziende socio sanitarie territoriali (Asst), Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), ospedalità privata e Residenze sanitarie assistenziali (Rsa). La Regione prevede una capacità di somministrazione iniziale fino ad un massimo di 10 mila dosi al giorno, che potrà essere successivamente incrementata fino a 15 mila.
«Questi numeri – sottolinea l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallaera – saranno in grado di rispondere al fabbisogno di coprire la popolazione sanitaria delle strutture con l’obiettivo di raggiungere il requisito di “covid free”, rispettando la scadenza fissata per tutte le regioni, entro la fine del mese di febbraio, con la dose di richiamo da effettuare dopo 21 giorni».
«Per l’avvio della campagna vaccinale – prosegue Gallera – sono stati consegnati il 27 dicembre mattina 1620 dosi. Sono state trasferite in parte a tutti i capoluoghi di provincia e in due luoghi simbolo, Alzano e il Trivulzio. Il rimanente è stato utilizzato al Niguarda e al Sacco, stante anche la necessità di esaurirle in 4 giorni. Nel corso dei giorni successivi sono state comunicate le ipotesi di consegna, per questa prima tranche, immaginata dalla struttura Commissariale al 4 di gennaio (prima prevista per metà gennaio)».
Gallera aggiunge che, nello specifico, è stato trasmesso un anticipo e un frazionamento delle consegne secondo questa progressione (la consegna, ipotizzata per il 29 è poi slittata al 30):
consegna Vassoi fiale (x195) dosi (x6)
30-dic: 80.595
04-gen: 76 14.820 88.920
11-gen: 83 16.185 97.110
18-gen: 83 16.185 97.110
25-gen: 98 19.110 114.660
421 82.095 492.570
Queste dosi servono per il fabbisogno della popolazione oggetto della prima fase di vaccinazione: Areu Croci 45.546; Areu Dipendenti 428, Asst 116.457; Ircss 12.638; Medici di medicina generale 10.819; Spedalità privata 32.856; Rsa 124.480. Totale 343.224.
«Dal 30 dicembre, giorno in cui abbiamo ricevuto le nuove dosi si è comunque proceduto in alcune Asst alla somministrazione di vaccini, prevedendo di proseguire, in modo massiccio e puntuale, dal 4 gennaio – ha concluso l’assessore – . Una scelta ponderata e attenta, motivata anche dal fatto che nei giorni delle festività parte del personale ha goduto di un sacrosanto riposo, visto che dal mese di febbraio, come in nessun altra regione italiana, è sotto pressione per la violenza con cui il virus ha colpito il nostro territorio. Ci auguriamo per questo che dal Governo arrivi, soprattutto per la fase che coinvolgerà la popolazione, il personale aggiuntivo promesso».