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Problema medici in Alta Val Seriana, protesta dei sindaci

Terza lettera in poche settimane da parte dei sindaci di Gandellino, Gromo, Valbondione e Valgoglio in merito alla situazione relativa ai medici di base nel loro territorio. Questa volta, però, i toni sono molto più duri. I sindaci esprimono «indignazione» e «disappunto», oltre a definire «deplorevole» la vicenda.

Già a inizio anno Flora Fiorina (sindaca di Gandellino), Sara Riva (Gromo), Romina Riccardi (Valbondione), Angelo Bosatelli (Valgoglio) avevano segnalato per lettera all’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo e ad altri enti «la grave situazione di disagio in cui versa l’Alta Valle Seriana a causa della carenza di medici di base». Era seguito un incontro convocato dalla stessa Ats. I sindaci avevano poi avanzato una proposta per una possibile soluzione e, con un’altra lettera, chiesto ad Ats e Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Bergamo Est di informare la popolazione.

Ora a nuova lettera indirizzata ad Asst, Ats e, per conoscenza, ai cittadini dei comuni. La riportiamo di seguito:

Con la presente intendiamo esprimere la nostra totale indignazione e il nostro disappunto per il trattamento da Voi riservato ai cittadini dei Comuni di Gandellino, Gromo, Valbondione e Valgoglio.

Come già segnalato, siamo venuti a conoscenza del fatto che, in data odierna, la Dott.ssa Lara Verdi (che sostituiva la Dott.ssa Giampetruzzi) ha cessato il proprio incarico come medico di medicina generale. Eppure, a nulla sono valse le nostre richieste di comunicare ai pazienti, residenti nel territorio in parola, la conclusione dell’incarico da parte della Dott.ssa Lara Verdi e le soluzioni da Voi prospettate.

Vi chiediamo quindi, per l’ennesima volta, a chi dovranno rivolgersi, da domattina, le persone che hanno bisogno di assistenza sanitaria e di cure ma, soprattutto, Vi chiediamo se, a Vostro avviso, sia questo il trattamento che merita la popolazione dell’Alta Valle Seriana.

Riteniamo che detta condotta sia a dir poco vergognosa e irrispettosa e Vi invitiamo a dare risposte e a porgere le scuse alle Persone coinvolte in questa deplorevole vicenda che sembra non tenere in considerazione il diritto alla salute di ciascun individuo.

In attesa di cortese (e doveroso!) riscontro porgiamo distinti saluti.

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