Due episodi diversi, a circa 50 chilometri di distanza l’uno dall’altro: insieme ci dicono che forse c’è speranza per un mondo più pulito. Perché se ragazzi e bambini si rimboccano le maniche per raccogliere i rifiuti abbandonati da altri non si può che ritrovare un po’ di fiducia.
Il primo episodio lo ha raccontato nei giorni scorsi su Facebook il sindaco di Castione della Presolana Angelo Migliorati. «Da un po’ di tempo nella zona del “Santel” a Predusolo vengono abbandonati sistematicamente dei rifiuti (lattine, bottiglie sacchetti) – ha scritto Migliorati -. Alcuni ragazzi mi hanno contattato non per protestare, ma per chiedere un cestino da posizionare in quella zona, rendendosi disponibili a tener pulito e a svuotare periodicamente il cestino». La richiesta è stata naturalmente assecondata. E i tre ragazzi – Mattia Migliorati, Daniele Forchini e Antonio Canova – si sono meritati un ringraziamento pubblico dal sindaco «per la disponibilità e il senso civico».
L’altro episodio è ben rappresentato dall’immagine in testa all’articolo. Ce l’ha inviata in redazione la nonna del bambino fotografato mentre raccoglie rifiuti in un prato. Scrive la nonna: «Anche i bambini possono essere coinvolti nella pulizia dell’ambiente? Francesco lo ha fatto molto volentieri al Passo di Zambla, raccogliendo soprattutto plastica, naturalmente con grossi guanti e la supervisione di un adulto. “Ora la mia patente di ecologista ha davvero valore”, questo il suo commento».
«Speriamo che tanti adulti prendano esempio, ma soprattutto, che non abbandonino ogni tipo di rifiuti dove capita», conclude la nonna. Non possiamo che condividere.