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Curve della Selva, cosa prevede lo studio della Comunità montana

Nuove prospettive per la mobilità in Val Seriana. Danno fiducia sia il progetto di prolungamento della Teb fino a Vertova, sia la notizia dei 5 milioni destinati a finanziare la variante alle Curve della Selva. In entrambi i casi, ha giocato un ruolo importante la Comunità montana Valle Seriana. 

«Abbiamo finanziato con 150 mila euro il progetto di prolungamento della Teb e con altri 100 mila euro lo studio di pre fattibilità per la variante alle  Curve della Selva – spiega il presidente della Comunità montana -. Tuttavia, il nostro contributo da solo non è sufficiente: serve anche il sostegno degli enti superiori, come ministeri e istituzioni regionali. Per quanto riguarda il prolungamento della Teb, la scadenza per la presentazione delle istanze è il 31 maggio; tuttavia, sui quotidiani è apparsa la notizia che ci sarà un finanziamento ad hoc per il trasporto su rotaia».

«Sul fronte viabilistico, abbiamo avuto la conferma del finanziamento del progetto delle Curve della Selva con un intervento di 5 milioni da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che fa capo a Salvini – prosegue Calegari -. Le tempistiche della pubblica amministrazione sono bibliche, ma se non si parte, non si raggiunge mai nulla. L’importante è avviare i progetti e portarli avanti con determinazione».

C’è attesa per capire come sarà progettata la nuova variante. Qualche indicazione la può dare lo studio commissionato dalla Comunità montana. «Lo studio prevede un tratto di strada nuova che dovrebbe partire da Clusone, prima delle Curve della Selva, dirigersi verso l’ex stazione di Ponte Selva e, da lì, scendere dietro tutte le attività artigianali e industriali di Ponte Nossa, arrivando fino all’entrata della Val del Riso. Inoltre, prevede anche un allargamento della strada fino alla rotatoria che porta a Casnigo».

«Si tratta di un intervento significativo, che potrebbe migliorare sensibilmente la viabilità della zona – afferma il presidente della Comunità montana –. Tuttavia, stiamo anche lavorando su piccoli interventi lungo il percorso verso Bergamo, che potrebbero essere finanziati con fondi regionali o propri, senza dover attendere necessariamente il supporto ministeriale».

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