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Vaccini a domicilio e telefonate che non arrivano, i sindaci bergamaschi chiedono più attenzione

Una campagna di vaccinazioni che procede con difficoltà, in Lombardia. Tanti i disagi che gli anziani hanno dovuto affrontare, soprattutto legati ai lunghi spostamenti per raggiungere i punti vaccinali.

Il Consiglio di rappresentanza dei sindaci bergamaschi ha inviato all’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo una lettera relativa ai problemi riscontrati in questa prima fase. La lettera è firmata dalla presidente del Consiglio di Rappresentanza dei sindaci, Marcella Messina, e dai presidenti delle assemblee dei sindaci dei tre distretti della provincia: Gianbattista Brioschi (Bergamo), Gabriele Cortesi (Bergamo Est) e Juri Imeri (Bergamo Ovest). Anzitutto i rappresentanti dei sindaci bergamaschi auspicano che il cambio di gestione e di passo annunciato in questi giorni dalla Regione possa far superare le difficoltà di queste settimane per gli spostamenti. La lettera chiede inoltre all’Ats di «farsi portavoce nelle sedi regionali opportune affinché possano essere superate altre due gravi criticità».

Il primo tema riguarda i numerosi anziani che hanno prenotato l’appuntamento per la vaccinazione inserendo il numero di un telefono fisso. «Risulta – si legge nella lettera – che siano pochissime, se non assenti, le chiamate effettuate con un conseguente disagio per i cittadini, che spesso trascorrono ore ad attendere una telefonata che non arriva e/o che ipotizzano di aver inserito in modo scorretto l’istanza o che chiedono a parenti, servizi sociali, farmacisti, medici di assistenza primaria riscontri in merito. Gli enti locali, anche tramite Anci, e le Asst hanno già manifestato la disponibilità a collaborare, ma è evidente che serva una regia forte in merito».

La seconda criticità riguarda le vaccinazioni a domicilio. «Ci è noto che questa fase sarà successiva a quella in corso per gli evidenti motivi legati alla tipologia di vaccino e alle difficoltà organizzative, ma riteniamo che sia doveroso fornire a queste persone – telefonicamente o per sms, a seconda della modalità inserita – almeno un aggiornamento diretto in merito».

«In questa fase di grandi aspettative nei confronti della campagna vaccinale e con la provincia di Bergamo che sta dimostrandosi operativa, collaborativa e organizzata come da tradizione, questi due aspetti sono fondamentali per confermare che oltre alla grande capacità logistica sappiamo esprimere anche grande attenzione a ognuno dei nostri cittadini», concludono i rappresentanti dei sindaci.

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