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Vaccini, mancano all’appello migliaia di anziani. La Cisl in campo per le prenotazioni

Quanti sono gli ultraottantenni che in provincia di Bergamo non hanno ancora prenotato il vaccino anti Covid? «Si può facilmente supporre che siano oltre 6000», sostiene la Cisl di Bergamo. Sarebbero persone “non tecnologiche”, che vivono sole e che hanno problemi di mobilità. Tra questi, pochi, quelli che il vaccino proprio non vogliono farlo.

«Il numero maggiore rimane tuttora vittima di una comunicazione confusa e di una programmazione che definire farraginosa è ancora poco – afferma Roberto Corona, segretario della Fnp Cisl di Bergamo, il sindacato pensionati  -. C’è ancora gente in attesa dell’ormai mitico sms che doveva avvisarti e che adesso, essendo cambiata la piattaforma di prenotazione non arriverà più. È assolutamente indubbio che Ats (Agenzia di tutela della salte, ndr) debba farsi carico, spulciando banche dati e anagrafica dei medici di base, di quanti ancora mancano all’appello, magari agevolando chi non è pratico di computer con un canale telefonico o presso uno sportello fisico. Ma purtroppo l’esperienza ci ha insegnato che in questa occasione nella struttura socio sanitaria, come nell’intero apparato sanitario della Regione Lombardia, si aprono costantemente falle difficili da chiudere».

Per questo, la Fnp Cisl di Bergamo apre le proprie sedi per aiutare e indirizzare i grandi anziani verso gli hub vaccinali. «Chiediamo anche ai cittadini di segnalarci la presenza di anziani soli per i quali, magari, è necessario anche un intervento diretto in casa per avviare le pratiche necessarie».

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