Con il centro sportivo in via don Bepo Vavassori occupato dal punto vaccinale contro il Coronavirus, in molti si chiedono se questa estate l’Atalanta programmerà il ritiro a Clusone.
«E’ notizia di oggi – afferma il sindaco baradello Massimo Morstabilini – che l’Atalanta quest’anno non verrà in ritiro nella nostra bella cittadina di Clusone e nemmeno farà la preparazione estiva in un altro luogo della Valle Seriana: resterà a Zingonia. E’ una notizia che non ci fa piacere, ma legata alle condizioni sanitarie e che tiene in considerazione che la campagna vaccinale è ancora in corso. La decisione è stata presa dall’Atalanta in condivisione con l’amministrazione comunale. Anche per l’Atalanta è importante la lotta al Covid-19. Si tratta anche di una condizione determinata dai rigidi protocolli. Tutte le azioni che vengono svolte, gli innesti, gli ingressi nei centri sportivi, sono tutte sottoposte a rigidissime procedure».
«Ci è stato confermato che Clusone – continua Morstabilini – resta un punto di riferimento per diversi motivi: oltre alla scaramanzia (dicono che Clusone porti fortuna) e alle origini del presidente Antonio Percassi, Clusone è un centro ideale sotto il profilo sportivo, atletico e tecnico».
Fino a quando era prevista l’ubicazione del punto vaccinale presso il centro in via don Bepo Vavassori? «Avevamo in essere un contratto con Asst Bergamo Est – spiega Morstabilini -, in accordo con Ats, di usare il centro in via don Bepo Vavassori fino al 30 giugno. Si è poi compreso che le vaccinazioni sarebbero continuate e proprio allora è iniziato il dialogo e si è arrivati alla conclusione».
Tornano a crescere i numeri del punto vaccinale di Clusone
Nei giorni scorsi le somministrazioni presso la struttura clusonese hanno visto un rallentamento. «Ieri sono state effettuate più di 800 vaccinazioni – afferma Morstabilini -, oggi siamo a pieno regime con 10 linee vaccinali attive. Oggi è una giornata da 1650 vaccinazioni: la piena capacità del centro. Nei prossimi giorni questi numeri saranno sui 1400 al giorno. C’è da augurarsi che il ritmo venga mantenuto, in modo che possa essere raggiunto il 70% della popolazione e la cosiddetta immunità di gregge».