Non solo le loro due comunità. Tutta la Val Seriana è scossa per la morte di Oscar Cavagnis, 46 anni, di Vertova, e Fernando Bergamelli, 55 anni, di Pradalunga, le vittime del tragico incidente in montagna avvenuto ieri sul Gran Zebrù, a 3600 metri di quota, sopra il Colle della Bottiglia, al confine tra le province di Sondrio e di Bolzano.
Travolti da una valanga, i due alpinisti bergamaschi sono stati trascinati dalla massa di neve per oltre 700 metri, finendo sulle rocce. A dare l’allarme due loro compagni, di Valbondione e Oneta, solo sfiorati dalla valanga. Uno ha riportato solo un lieve trauma alla schiena e in elicottero è stato portato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
Oscar Cavagnis era iscritto al Cai di Nembro. Aveva praticato diversi sport ed era stato ciclista professionista. Lascia la moglie e due figli di 10 e 5 anni. Fernando Bergamelli, anche lui iscritto al Cai di Nembro, era molto conosciuto a Pradalunga, soprattutto nella frazione Cornale, dove era presidente della società sportiva. Lascia la moglie e un figlio di 21 anni.
Le salme dovrebbero rientrare nei rispettivi paesi domani, venerdì 21 maggio. A Vertova la camera ardente sarà allestita nella chiesa di San Rocco e il funerale di Oscar Cavagnis sarà celebrato lunedì alle 15. Sabato alle 15 le esequie di Fernando Bergamelli, la camera ardente sarà allestita nella chiesa vecchia di Cornale.