È chiuso da quasi due mesi il ponte di Fiorano che attraversa la Statale 671 della Val Seriana e permette di collegare il paese alla Val Gandino. Il 14 luglio, infatti, la parte inferiore del cavalcavia è stata danneggiata da un mezzo pesante che passava sulla Statale. Il sindaco di Fiorano Andrea Bolandrina, per ragioni di sicurezza, ha deciso lo stop al traffico con un’apposita ordinanza. Ci vorrà però ancora tempo per la riapertura.
Il primo cittadino di Fiorano, ieri (martedì 7 settembre), ha diffuso un comunicato in cui fa il punto della situazione. «Anzitutto – spiega Bolandrina – è utile sottolineare come il cavalcavia è da tempo tenuto sotto osservazione, con il coinvolgimento di esperti, e oggetto di ripetuti confronti con Provincia di Bergamo, ma fino a questo nuovo evento non sono mai state rilevate dai tecnici condizioni di gravità tali da renderne necessaria la chiusura al traffico veicolare. Per questo, fino al 14 luglio, è stato possibile percorrerlo».
Bolandrina aggiunge poi che «nonostante, come da loro stessi comunicato, la competenza della struttura in oggetto sia attribuita ad Anas», dopo il danneggiamento «l’Amministrazione comunale ha provveduto da subito a fare un primo sopralluogo, avvalendosi della consulenza di ingegneri strutturisti, al fine di fare una prima urgente valutazione».
«Considerate le gravi lesioni alle travi portanti, con riferimento soprattutto a quelle laterali, su indicazioni precise dello strutturista, l’ordinanza è stata da noi mantenuta in vigore per la necessità in primis di garantire la sicurezza, con verifiche più approfondite che consentano la determinazione dell’entità di carico massimo, in considerazione delle attuali condizioni del cavalcavia – prosegue il sindaco di Fiorano -. Tali verifiche saranno eseguite dall’ente competente, che ribadiamo essere Anas, avvalendosi dei documenti progettuali dell’opera attualmente depositati in Provincia di Bergamo (ente costruttore dell’opera)».
Il primo cittadino sottolinea che gli uffici comunali e l’Amministrazione sono costantemente in contatto con Anas. Aggiunge che una recente comunicazione dell’azienda «ci informa che sono stati richiesti l’inserimento dell’intervento di ripristino del cavalcavia e i fondi necessari alle indagini e alla progettazione degli interventi nei piani Anas, con previsione di esecuzione nell’anno 2022».
«Nella stessa comunicazione – conclude Bolandrina – veniamo informati circa l’intenzione di Anas di procedere alla verifica delle condizioni di transitabilità ai sensi delle “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti” così da valutare la possibilità, e con quali limitazioni, di riaprire al traffico il cavalcavia nelle more dell’esecuzione dei lavori».