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Clusone, presentato il progetto per l’ex Angelo Maj

Presentato venerdì sera in Sala Legrenzi a Clusone il progetto promosso dal Lions Club Città di Clusone e Valle Seriana Superiore in collaborazione con quattro imprese del territorio (Carpenteria F.lli Bonacorsi, Comelit Group SpA, Ml Engraving srl, Movengineering srl e Scame SpA) e in sinergia con l’amministrazione comunale volto al recupero dell’ex collegio Angelo Maj.

Uno studio di fattibilità (affidato all’architetto Pietro Angelo Oprandi), un primo step che oltre alla riqualificazione di un immobile importante per la cittadina fissa un orizzonte per la struttura legato alla formazione e alla cultura.

“Questo è un progetto molto importante – afferma il presidente del Lions Club baradello Domenico Andreoletti -. Oggi diamo al Comune uno studio di fattibilità grazie all’intervento di aziende del territorio. Il nostro intento è quello di fare tornare a rivivere l’Angelo Maj”.

Il progetto è orientato a intervento conservativo della struttura. Al piano terra si prevede la realizzazione di spazi commerciali. Potrebbe essere inserito anche un bar o un ristorante. Al piano superiore aule e sale dedicate allo studio. All’ultimo piano c’è la possibilità di ricavare alloggi per esperienze residenziali per quelli che potrebbero essere i principali fruitori: gli studenti. Più complessa l’individuazione di spazi per una sala sufficientemente grande a ospitare occasioni culturali più partecipate. Lo studio di fattibilità ha sondato tre ipotesi.

“Il progetto – ha spiegato l’architetto Oprandi – ha valutato tre possibili soluzioni. Una è quella di realizzare un centro di cultura diffuso. La prima soluzione prevede di realizzare un restauro puro del monastero sfruttando spazi che si trovano anche in altre posizioni del centro storico, in modo da fare vivere la presenza degli studenti anche nelle vie del centro. La seconda soluzione ha analizzato la possibilità di realizzare un corpo interrato all’interno della piazza, creando una piccola zona a quota sotterranea. La terza soluzione è più complessa e prevede la realizzazione di un corpo esterno in cui inserire uno spazio a forma di uovo in un edificio a doppia pelle che riprende le linee della cortina muraria e realizzato in una zona in cui un tempo era presente un edificio (visibile anche nelle cartine napoleoniche)”.

“Il complesso dell’Angelo Maj è una struttura importantissima dal punto di vista storico, culturale, sociale ed economico – ha detto il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini – che si trova alle porte del nostro centro storico, ma che purtroppo al momento versa in uno stato a dir poco disastroso. Uno degli obiettivi principali della nostra amministrazione è riuscire a recuperarlo e dare nuova vita a questo complesso così da restituirlo alla cittadinanza e a tutto il territorio proprio in una veste culturale e formativa importante. Abbiamo trovato nel Lions un partner importantissimo che ha voluto e finanziato questo studio di fattibilità, il primo passaggio per arrivare al piano di recupero e rivitalizzazione di questo complesso. L’impegno che ci stiamo mettendo è importante. Adesso avanti con gli step successivi”. Ora la sfida sarà riuscire a recuperare le risorse necessarie alla realizzazione delle opere, anche se mai come (considerando gli ultimi decenni) ora potrebbero esserci occasioni di finanziamento da intercettare.

La riqualificazione dell’Angelo Maj potrebbe consentire di recuperare spazi utili a esperienze educative e formative, progetto che riscuote l’interesse dell’Ateneo Orobico, da tempo aperto al territorio e negli ultimi anni anche orientato ad avviare percorsi sul territorio montano. “Rappresenta sicuramente un progetto interessante che può aprire condizioni affinché l’Università si apra ai territori per fare attività di ricerca e formazione, nei territori e con i territori”: ha detto il prorettore dell’Università degli Studi di Bergamo con delega ai rapporti con enti e istituzioni del territorio Fulvio Adobati.

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