Anche il Consiglio regionale ha affrontato ieri (martedì 15 febbraio) la questione della frana lungo le pendici del Monte Saresano, a Tavernola Bergamasca. L’occasione è stata una mozione urgente illustrata da Riccardo Pase (Lega) e approvata a larga maggioranza.
La mozione impegna il presidente della Regione e la Giunta regionale a proseguire le attività di monitoraggio del movimento franoso che interessa il Monte Saresano, mantenendo un approccio prudenziale rispetto alla ripresa delle attività di estrazione che interessano la miniera Cà Bianca.
Il documento chiede inoltre di valutare la sussistenza di adeguate condizioni per un riesame del provvedimento di valutazione ambientale delle attività estrattive della miniera Cà Bianca in relazione alle condizioni del dissesto franoso in corso, verificando con la ditta concessionaria Italsacci le condizioni per un eventuale processo di delocalizzazione delle attività e di riconversione delle stesse al fine di riqualificare l’area e salvaguardare i posti di lavoro.
La mozione chiede infine di procedere rapidamente nell’affido dei servizi di progettazione degli interventi di mitigazione del rischio franoso nei Comuni di Tavernola e Vigolo e sollecita il Governo nazionale a reperire le risorse economiche necessarie per gli interventi di messa in sicurezza e di eventuale delocalizzazione delle attività.
È stata invece respinta con 33 voti contrari, 10 favorevoli e 18 astenuti una mozione abbinata presentata da Ferdinando Alberti (M5Stelle) che chiedeva l’immediata cessazione dell’attività estrattiva sul Monte Saresano.
Lunedì era stata pubblicata la gara per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio relativi alla Frana di Tavernola.
