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Gandellino, il Comune verso l’acquisto della villa dei Padri Barnabiti

Prima fabbrica di bambole, poi di bottoni, infine casa vacanze. Nel futuro, una struttura al servizio del territorio dell’Alta Val Seriana. Si aprono nuove prospettive per la villa dei Padri Barnabiti di Gandellino. Il Consiglio comunale, ieri sera (mercoledì 30 marzo), ha approvato l’atto di indirizzo per l’acquisto dell’area.

Il complesso si trova nel centro di Gandellino, a pochi passi dal municipio. All’interno ci sono immobili con circa 6 mila metri quadrati di superficie utilizzabile e, all’esterno, uno spazio di altri 6 mila metri quadrati circa. «Nel periodo fra le due guerre l’area ospitava una fabbrica di bambole, dove vennero realizzate le prime bambole con occhi mobili – racconta la sindaca di Gandellino, Flora Fiorina -. Dopo la seconda guerra mondiale iniziò, invece, la produzione di bottoni in madreperla. L’avvento della plastica, però, rese difficile proseguire l’attività».

La fabbrica di bambole in una foto del 1949 presente nel municipio di Gandellino

È a questo punto che subentrano i Padri Barnabiti. «Fu il parroco don Guido Maria Pala a interessarli: acquistarono il complesso e lo trasformarono in casa vacanze per gli “apostolini”, i ragazzi che frequentavano i loro seminari – prosegue la prima cittadina -. L’attività dei Padri Barnabiti proseguì fino ai primi anni Duemila, quando poi la casa vacanza venne data in gestione».

Negli ultimi anni la struttura ha ospitato gruppi parrocchiali, sportivi, associazioni, ma anche riunioni e conferenze. «Con la pandemia la situazione è nettamente cambiata e per la casa vacanze ci sono stati dei problemi – aggiunge Flora Fiorina -. La signora che ormai da quindici anni gestiva il complesso ha deciso di lasciare. A questo punto, però, una nuova gestione diventava problematica perché la struttura avrebbe dovuto essere adeguata dal punto di vista sismico, dell’antincendio. Erano richiesti degli investimenti che con molta probabilità i Padri Barnabiti non avrebbero affrontato, visto che hanno diverse case da gestire. Il rischio era che il complesso rimanesse inutilizzato andando incontro a un inevitabile degrado».

L’Amministrazione comunale ha quindi deciso di prendere in mano la situazione e proporre ai Padri Barnabiti di acquisire l’area. Questo, sottolinea la sindaca, «nell’ottica di individuare soluzioni per favorire l’occupazione sul nostro territorio». In questo senso, il futuro del complesso è già abbozzato. «I Padri Barnabiti hanno messo una condizione per la cessione dell’area al Comune. Una condizione che ci trova perfettamente d’accordo: la struttura dovrà essere adibita a finalità sociali, culturali e sanitarie».

Il Consiglio comunale, ieri sera, ha approvato all’unanimità l’atto di indirizzo che porta verso l’acquisizione dell’area. «Tutti i consiglieri mi hanno dato mandato per completare il percorso iniziato – prosegue Flora Fiorina -. Ci auguriamo che l’operazione possa concretizzarsi in tempi brevi. Anche perché è nostra intenzione partecipare a bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per ottenere fondi destinati al complesso».

Un servizio questa sera (giovedì 31 marzo) nel tg di Antenna2 in onda alle 19,20 sul canale 84 del digitale terrestre.

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