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Medici di medicina generale: 25 nuovi diplomati

Per 25 professionisti e professioniste si è concluso ufficialmente ieri (23 marzo) – con il ritiro dei diplomi nella sede dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo – il corso di formazione specifica in medicina generale triennio 2017/2020 per il polo didattico di Bergamo. A consegnare gli attestati la dottoressa Enrica Capitoni, referente ospedaliero del corso, insieme a Massimo Giupponi (ATS Bergamo), Alessandro Colombo (Polis Lombardia), Beatrice Stasi (ASST PG23), Guido Marinoni (Ordine dei Medici di Bergamo), Anna Pozzi (coordinatrice didattica del Polo bergamasco) e Ovidio Brignoni (coordinatore didattico dell’intero corso regionale).

Si tratta dei dottori e delle dottoresse Ambrosini Veronica, Baldanova Tatiana, Bassanese Giulia, Chiappamaria Elena, Cupi Vera, De Bernardis Gaia, Facoetti Marianna, Gallotta Anna, Giannetta Giorgio, Grieco Felice, Lanzini Tanya, Manzoni Daniela, Marini Paola, Menegardo Francesco, Menghini Luca, Musitelli Giorgio, Pagnoni Licia Maria, Palazzi Sharon, Paonessa Lorenzo, Saradih Abdul Halim, Scalvini Chiara, Tartufari Adriana, Tripoli Vincenzo, Villa Giulia, Zampatti Francesca.

Oggi consegniamo i diplomi che chiudono il percorso formativo iniziato nel 2017 – ha commentato Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo – Vi ringrazio per aver terminato questo percorso e per essere stati disponibili a dar man forte alla medicina territoriale in anni difficili. Il vostro percorso formativo è stato fortemente impattato dalla pandemia da Coronavirus: avete dato un apporto importante, sul campo ma anche al call center di ATS Bergamo e non solo. Grazie per essere rimasti qui. Due i temi su cui stiamo lavorando: da un lato che la medicina territoriale si raccordi con le altre realtà del territorio in tutte le loro espressioni; dall’altro l’attivazione della casa di comunità che costituisce una grande scommessa dal punto di vista organizzativo, un luogo che può aiutare il raccordo e la messa in rete dei servizi”.

Due parole: grazie e aiuto. Grazie perché avete cominciato secondo un modello che nel frattempo è cambiato e in quel crocevia che è stato il Covid, nell’incertezza e nella confusione, senza tirarvi indietro. Aiuto significa dateci una mano: il corso non è più per diventare MMG ma è un corso di MMG. Aver fatto il tirocinio qui significa avere dei legami a vostra disposizione, questa comunità di professionisti non deve disperdersi ma essere utile a chi arriverà dopo di voi”, così Alessandro Colombo, direttore dell’accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo Polis Lombardia.

La dottoressa Anna Pozzi, coordinatrice didattica del Polo bergamasco: “Mi fa piacere rivedervi: da quando abbiamo discusso le tesi online non ci siamo più incontrati. Il vostro anno di corso è stato particolare: durante la pandemia non vi siete risparmiati tra Usca, contact tracing e altro ancora. Il tempo è volato, le tesi erano molto belle e impegnate, gradite dalla Commissione. Adesso vi attende la grande scommessa del cambiamento della medicina di famiglia. Ma ricordiamoci sempre il rapporto di fiducia tra medico e paziente, nonché la capillarità che serve al territorio”.

Ovidio Brignoni, coordinatore didattico dell’intero corso regionale, ha ricordato come “Bergamo è un territorio che ha dato molto alla medicina generale: sono stati fatti lavori scritti molto importanti e sono nate esperienze significative e inedite. Voi siete l’ossatura della medicina sul territorio. Non si può più lavorare da soli: bisogna aprirsi e lavorare in una dimensione che non è solo quella del rapporto medico/paziente. E’ necessario allargarsi alla dimensione della comunità”.

Credo nella formazione e mi piace il ruolo che la mia ASST svolge nella formazione: siamo un teaching hospital. Siamo anche sede di laurea in Medicina in lingua inglese e abbiamo i corsi di laurea delle professioni sanitarie – ha puntualizzato Maria Beatrice Stasi, direttore generale della ASST PG23 – Oggi le sfide sono tante: la legge 22 prevede un passaggio importante con le ASST che dovranno istituire i distretti che ospiteranno i MMG e far nascere i nuovi dipartimenti di cure primarie. E’ arrivato il momento di superare gli steccati, di condividere spazi e conoscenze. Buon lavoro ma, soprattutto, arrivederci”.

E’ vero che l’impegno è forte ma voi avete scelto il pezzo più bello della nostra professione – ha concluso Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo – Perché siete autonomi con il vostro paziente, perché avete un rapporto personale che è un rapporto fiduciario. Inoltre iniziate a farlo adesso, quando nasce la casa di comunità: un’opportunità enorme. Avete davvero la possibilità di costruire la nuova medicina generale”.

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