Si è conclusa a Clusone #HackSeriana&Laghi, l’esperienza di progettazione partecipata promossa dal Gal (Gruppo azione locale) Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi e rivolta ai giovani del territorio. Un’iniziativa che ha coinvolto anche due enti di formazione.: L’Abf (Azienda bergamasca formazione di Clusone) e il Cfp (Centro formazione professional) di Endine Gaiano.
In un incontro pubblico di fronte ad una commissione valutatrice composta da alcuni rappresentati del territorio, sette gruppi di giovani studenti e studentesse hanno presentato le loro idee d’impresa sviluppate a seguito di una due giorni di lavoro di gruppo in Val Cavallina. Guidati e supportati dal Gal, hanno analizzato punti di forza, debolezza, minacce e opportunità del territorio della Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi.
«Un lavoro di squadra, intelligenza collettiva, creatività, co-progettazione, interdisciplinarità. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di stimolare i nostri giovani a mettersi in gioco per il futuro del proprio territorio proponendo idee e soluzioni ma anche sviluppando progetti innovativi che potrebbero sfociare in potenziali start-up e idee d’impresa. Un modo per dar loro voce, rendendoli i veri protagonisti del futuro e dello sviluppo della Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi», sottolinea Alex Borlini, presidente del Gal Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi.
Tre le tre sfide a cui i ragazzi dovevano rispondere con i loro progetti: Generare opportunità, Generare un Luogo, Generare Comunità. È quindi emerso un forte potenziale a favore del territorio da parte delle nuove generazioni attraverso idee che hanno saputo interpretare l’ambiente che li circonda grazie al loro punto di vista e alle loro competenze in coerenza con i propri indirizzi di studi. I docenti delle scuole coinvolte hanno riconosciuto il valore dell’esperienza dal punto di vista formativo, relazionale e sociale auspicando che si possa ripetere in futuro.
Determinante il supporto dei Mentor, giovani imprenditori – o aspiranti tali – del territorio che hanno risposto alla call lanciata dal Gal per supportare gli studenti.
Tra i progetti presentati dai giovani vi sono:
- WhereSport, un’applicazione digitale per ottimizzare l’utilizzo dei luoghi di aggregazione sportiva del territorio che prevede delle ricompense sotto forma di sconti da utilizzare in attività turistiche a coloro che ne fruiscono in maniera responsabile e consapevole occupandosi del decoro degli spazi a fine utilizzo.
- Agriturismo con i Piedi per Terra, proposta di una struttura polifunzionale che mette in rete aziende agricole del territorio e offre al consumatore prodotti e servizi attraverso fattoria didattica, escursioni in bici o a piedi, caseificio, servizio ristorazione, lavorazione della lana, coltivazione di piante officinali.
- Il Sentiero Libero, una proposta di slow tourism integrata nel contesto territoriale che propone itinerari collegando strutture rurali attraverso dei sentieri mappati percorribili in bici o a piedi immersi nella natura, vivendo un’esperienza immersi nelle valli bergamasche.
Ma la creatività dei ragazzi ha dato spazio anche a proposte come la realizzazione di una latteria, percorsi di educazione alimentare, la creazione di un’agenzia di comunicazione e una cooperativa sociale per il recupero di stalle dismesse per l’allevamento di razze autoctone. La Generazione Z – ovvero i ragazzi nati tra il 1997 e il 2010 – ha quindi confermato di essere una voce da ascoltare e a cui dare sempre più spazio.
A conclusione dell’esperienza il Gal e i giovani che hanno preso parte a questa avventura hanno realizzato il “Manifesto dei giovani per il territorio”.