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Clusone: il Venerdì Santo e le sue tradizioni

La pandemia negli ultimi due anni ha portato a un’inevitabile contenimento della partecipazione alle celebrazioni religiose e alla sospensione di alcune tradizioni. Un esempio su tutti la processione del Venerdì Santo a Clusone senza fedeli nel 2020 (l’articolo a questo link).

Quest’anno nella cittadina baradella si torna alla piena normalità. Questa sera, venerdì 15 aprile, ci sarà la processione (dopo la Via Crucis in basilica con inizio alle ore 20:30) anticipata dal rituale dell’incanto della Croce dei Lumini con i privati intenzionati ad aggiudicarsi la possibilità di portare l’importante simbolo della passione lungo le strade della cittadina. 

«Potrei dire che questa è una Pasqua nella quale si sta tornando alla normalità – afferma l’arciprete Monsignor Giuliano Borlini -, cioè a vivere, con le varie celebrazioni che ci preparano alla Pasqua, in una maniera comunitaria piena. Ieri sera abbiamo celebrato la Santa Messa nella Cena del Signore con la Lavanda dei Piedi. Oggi vivremo il Venerdì Santo, momento culminante della morte di Gesù sulla croce, vivendolo comunitariamente alle 15 oggi pomeriggio, ma questa sera in particolare, dopo la via Crucis la processione che si snoderà per le vie della città. Credo sia un rito questo sentito in tutte le parrocchie del nostro territorio, momento nel quale ci stringiamo in maniera commossa, ma anche con grande fede e riconoscenza nel rivivere la passione e la morte di Cristo. E tutto questo ci prepara a una Pasqua che attendiamo tutti con gioia, una Pasqua finalmente che possiamo vivere con le relazioni con gli altri in maniera piena, dopo un periodo di limitazioni ora veramente una Pasqua nella quale rivivere la risurrezione di Gesù in maniera piena, nella quale poterci scambiare gli auguri con gioia e con la quale il nostro cuore può anche dire alle persone che vivono situazioni difficili, magari senza speranza, che il “Signore è risorto”. Penso che questa sia la cosa più bella che il Signore di nuovo ci regala e speriamo che nei prossimi anni tutto questo possa continuare con gioia nelle nostre comunità».

L’incanto della Croce dei Lumini

«Questa sera andrà in scena – spiega il sacrista Pierangelo Giudici -, come vuole la tradizione, l’ultimo incanto che ancora oggi si svolge a Clusone. È una sorta di asta con cui si fa un’offerta per portare la croce. Sono tre le persone che potranno alternarsi in questo importante compito. Un tempo era prassi anche in occasione di altri cortei: accadeva anche per la statua di Sant’Antonio e per il trono della Madonna del Rosario, occasione fortemente vissuta in particolare dai pastori tornati a valle dalle montagne)».

La croce venne rifatta negli anni ’60. I disegni sui vetri che proteggono i lumini sono del pittore Trussardi Volpi.

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