Pasquetta con il sole: l’ideale per muoversi. A Leffe in tanti ne hanno approfittato per partecipare alla decima edizione della Marcia dei Coertì e andare così alla scoperta dei luoghi simbolo del tessile in Val Gandino.
Nonostante l’aria frizzante i primi partecipanti si sono presentati già al mattino presto, poi le fila si sono ingrossate con gruppi e famiglie. Del resto, per la partenza da piazzetta Servalli, c’era tempo dalle 7,30 alle 9. Ben quattro (da 6, 12, 16 e 19 chilometri) i percorsi disegnati sul territorio tra Leffe, Gandino e Peia.
La marcia, una non competitiva inserita nel calendario Csi, è stata organizzata da Leffegiovani in collaborazione con Sci Club Peia e Avis Cirano. Un gradito ritorno dopo due anni di pausa per la pandemia. «Siamo molto soddisfatti per come è andata – commenta Lorenzo Nigroni, responsabile degli eventi sportivi per Leffegiovani -. I partecipanti sono stati circa 1100, sicuramente un buon numero, che ci rende contenti».
I percorsi toccavano i luoghi legati alla storia dei Coertì, gli ambulanti leffesi che nel secolo scorso portarono i prodotti tessili della Val Gandino in tutta Italia, allestendo nelle piazze veri e propri spettacoli. A Gandino la Ciodera Torri, dove i pannilana venivano stesi per l’asciugatura, e l’antica Tintoria degli Scarlatti, dove furono tinte le stoffe necessarie alla confezione della camicie dei Mille di Garibaldi. A Peia, nella zona della chiesa sconsacrata di Santa Elisabetta, il punto di partenza della Via della Lana percorsa dai mercanti gandinesi verso la Mitteleuropa. A Leffe, poco prima dell’arrivo, la chiesa di San Rocco, protettore dei Coertì.
Fondamentale, per la buona riuscita dell’iniziativa, l’impegno di circa 80 volontari. «A loro va il nostro ringraziamento – aggiunge Nigroni -. Un grazie anche allo Sci Club Peia e all’Avis di Cirano, ai Comuni di Leffe, Peia e Gandino, allo sponsor che ci ha offerto i premi che abbiamo dato ai primi 600 iscritti. E, naturalmente, un grazie a tutti i partecipanti».