Un patto territoriale da 17 milioni di euro per il comprensorio turistico di Borno, in Val Camonica. L’obiettivo è la realizzazione di due interventi infrastrutturali strategici: una nuova telecabina di arroccamento al Monte Altissimo e un nuovo rifugio in quota.
Anche la Regione Lombardia ha aderito alla proposta presentata dal Comune di Borno (soggetto capofila), denominata ‘Patto Territoriale per lo sviluppo strategico, integrato e sostenibile del comprensorio turistico di Borno – Monte Altissimo in Valle Camonica in provincia di Brescia’. A prevederlo è la delibera approvata dalla Giunta, su proposta dell’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori.
«L’obiettivo generale della proposta – commenta lo stesso Sertori – è quello di promuovere uno sviluppo economico, ambientale e sociale del territorio che si coniughi con gli obiettivi strategici legati alla sostenibilità e alla destagionalizzazione delle presenze turistiche, anche alla luce delle dinamiche del mercato turistico e dei cambiamenti climatici in atto, attraverso due strategie integrate: adeguamento tecnologico e funzionale degli impianti esistenti e il rinnovamento dell’offerta di servizi sulle piste, accoglienza e ristoro».
Oltre al Comune di Borno e alla Regione, il patto territoriale coinvolge i Comuni di Angolo Terme, Darfo Boario Terme e Piancogno, la Comunità montana di Valle Camonica e l’Unione dei Comuni degli Antichi Borghi.
«Regione Lombardia – sottolinea l’assessora regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni – crede sempre di più nella forza delle sue montagne, volano fondamentale per la promozione e la valorizzazione del turismo dei territori. Ancora una volta dimostriamo con i fatti di essere al fianco dei comprensori per il loro rilancio turistico, con misure ad hoc in grado di valorizzare le eccellenze locali».
«Questa misura approvata in Giunta – prosegue Magoni – mette in campo soluzioni strategiche in grado di frenare lo spopolamento delle nostre montagne. Investimenti importanti, che permetteranno di vivere il territorio in maniera più efficiente, integrata e sostenibile. Risorse che, grazie ad un concerto programmatico tra istituzioni, enti locali ed associazioni di categoria, saranno in grado di potenziare l’economia locale, sviluppando politiche sinergiche e creando occupazione».
«Il Patto Territoriale – spiega l’assessore Sertori – prevede la realizzazione, entro la fine del 2024, di due interventi infrastrutturali su beni di proprietà pubblica, per un importo complessivo di 17 milioni di euro, a fronte del quale Regione Lombardia contribuisce con un finanziamento di 9,8 milioni di euro. Ulteriori 4,75 milioni di euro saranno coperti da finanziamento ricevuto dal Comune di Borno, per i due interventi oggetto della presente proposta di Patto Territoriale, a seguito di intesa tra il Ministero del Turismo e il presidente della Regione Lombardia. La quota rimanente, pari a 2,45 milioni di euro, è in capo al partenariato locale suddivisa al 50% tra Comune di Borno e Comunità Montana Valle Camonica».
Nello specifico i due interventi riguardano:
– la realizzazione di una nuova telecabina di arroccamento Monte Altissimo: sostituzione dell’attuale impianto, con una nuova ed unica telecabina ad otto posti, che collegherà il fondo delle piste alla vetta del Monte Altissimo;
– nuovo rifugio in quota sulla vetta del Monte Altissimo: ristrutturazione e la riqualificazione complessiva dell’edificio destinato a rifugio con particolare riferimento all’adeguamento dell’immobile rispetto all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla riduzione degli impatti ambientali e paesaggistici.
Sul tema interviene anche l’assessore regionale al Bilancio e Finanza Davide Caparini: «Il provvedimento approvato in Giunta – sottolinea – testimonia concretamente quanto sia preziosa la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali per dare vita a progetti che rispondono in maniera concreta alle richieste dei territori. Il miglioramento delle strutture in Valcamonica si pone certamente come esempio a cui fare riferimento per dare nuovo slancio all’attrattività turistica di luoghi che meritano di essere conosciuti, apprezzati e frequentati non solo per la bellezza dei paesaggi ma anche per la possibilità di offrire occasioni di rilancio economico a chi li vive e li anima».
«Un impegno che assume una particolare rilevanza – conclude l’assessore- in un’area vocata al turismo, comparto che va rilanciato con decisione in quanto è tra quelli che hanno maggiormente sofferto a causa della della pandemia».