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Ciclopellegrinaggio da Ponte Nossa al santuario di Montevergine

Non appena la pandemia ha dato tregua, si sono rimessi in sella. Destinazione: il santuario di Montevergine, a Mercogliano, in provincia di Avellino. Più di mille chilometri in bicicletta.

Quattro appassionati delle due ruote, sotto l’egida dell’Unione sportiva Nossese ciclismo, hanno dato vita alla decima edizione del “ciclopellegrinaggio”. Un’iniziativa avviata nel 2011, in occasione dei 500 anni del miracolo della Madonna delle Lacrime di Ponte Nossa e poi proseguita fino al 2019, prima che la pandemia costringesse allo stop.

«Con il primo ciclopellegrinaggio siamo andati a Roma – spiega Paolo Castelletti, veterano dell’iniziativa -. Avevamo portato un’immagine della Madonna delle Lacrime a Papa Benedetto XVI. Abbiamo poi continuato negli anni successivi: Lourdes, Medjugorje, Assisi, Częstochowa, di nuovo a Roma per il Giubileo, Pompei, Praga. Ora, dopo due anni di pandemia, essere riusciti a riprendere è motivo di grande gioia».

Per la decima edizione è stata scelta una meta in Italia. «Abbiamo effettuato cinque tappe, fermandoci a Castelnovo ne’ Monti, Saline di Volterra, Bracciano, Roma e Terracina, Avellino – prosegue Paolo Castelletti -. Infine, abbiamo raggiunto il Santuario di Montevergine a 1270 metri. Per una notte siamo stati ospiti dei monaci».

Oltre a Paolo Castelletti, al ciclopellegrinaggio hanno partecipato Fabio Brusa, Roberto Castelletti e Maurizio Castelletti. Ad accompagnare tutti e quattro, inoltre, il ricordo di un amico. «Reginaldo Peracchi era l’unico insieme a me ad aver partecipato a tutte le nove edizioni precedenti – aggiunge Castelletti -. Ci ha lasciato nell’agosto 2019. Non c’era fisicamente, ma lo abbiamo sentito vicino spiritualmente».

Il servizio di Antenna2:

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